Wikileaks, Assange libero ma con braccialetto e senza passaporto

Pubblicato il 14 Dicembre 2010 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA

Julian Assange

Il giudice inglese ha stabilito che Julian Assange,  fondatore di Wikileaks, sarà libero su cauzione ma con alcune restrizioni. La prossima udienza londinese sul caso Julian Assange si terrà l’11 gennaio prossimo. La Svezia ha deciso di presentare appello contro la decisione di rilasciare Julian Assange su cauzione.

Lo hanno comunicato i rappresentati della procura britannica, che parlano a nome delle autorità svedesi, alla Corte di Westminster. Inizialmente i legali di Assange avevano escluso che la Svezia avrebbe fatto appello, una notizia rilanciata dai principali media britannici. Un nuova udienza è prevista entro le prossime 48 ore. Nel frattempo, l’australiano resta in cella.

Il giudice ha accettato per Julian Assange una cauzione di 240 mila sterline. Il fondatore di Wikileaks dovrà presentarsi ogni giorno alla polizia per garantire che non ha lasciato il paese. Tra le condizioni imposte anche il ritiro del passaporto, l’obbligo di portare un braccialetto elettronico, il divieto di uscire di casa dalle 10 alle 14 e dalle 22 alle 2 di mattina, e l’obbligo quotidiano di presentarsi alle 18 presso una stazione di polizia.

Assange dovrà risiedere nella casa di campagna di Vaughan Smith, il fondatore del Frontline Club, il club dei giornalisti dove l’australiano ha risieduto prima dell’arresto. Riferendosi alla residenza di campagna di Smith, una lussuosa dimora con dieci camere da letto, l’avvocato del fondatore di Wikileaks, Geoffrey Robertson, ha dichiarato che più che di arresti domiciliari si tratterà di ”arresti al castello”: si tratta infatti di una villa con dieci stanze immersa nel verde. Applausi dentro e fuori la corte hanno accolto la decisione del magistrato.

I legali dell’australiano al termine dell’udienza di oggi alla Corte di Westminster hanno annunciato l’intenzione di presentare un ricorso.  Il legale ha detto che Assange è arrabbiato e che si batterà per tornare libero. Ora il problema sono i soldi: “Servono 200 mila sterline in contanti per far uscire di prigione Julian Assange’,  ha detto Mark Stephens, il suo avvocato. Altre 40 mila sterline sono già disponibili. Stephens ha spiegato che Assange non può usare Mastercard o Visa per rastrellare la somma chiesta dalla Corte e ”non possiamo usare assegni, perché ci vuole una settimana per renderli liquidi”.

In compenso oggi il fondatore di Wikileaks è stato incoronato uomo dell’anno secondo i lettori di Time Magazine. Il sondaggio online realizzato dai lettori del settimanale statunitense, che si è appena concluso, lo vede ampiamente in testa con oltre 380mila voti, davanti al premier turco Tayyip Erdogan (oltre 233mila) e la cantante Lady Gaga (oltre 146mila voti). Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama giunge al sesto posto con poco più di 27mila voti.