Alì Agca: “Emanuela Orlandi è viva, anche Papa Francesco sa e tace”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Dicembre 2014 - 15:02 OLTRE 6 MESI FA
Alì Agca: "Emanuela Orlandi è viva, anche Papa Francesco sa e tace"

Emanuela Orlandi

ROMA – “Emanuela Orlandi è assolutamente viva”. A dirlo è Alì Agca, attentatore di Papa Giovanni Paolo II che sulla vicenda Orlandi si è sempre espresso negli ultimi anni, parlando di potenziali coinvolgimenti del Vaticano. Agca, sentito dall’Ansa, ha detto: “Non c’è nessun motivo per ucciderla. È assolutamente viva e probabilmente è in qualche convento, forse è diventata suora”. Agca ha quindi confermato le proprie accuse al Vaticano: “Il Vaticano sa tutto ma nega tutto – prosegue – Sarà difficile che Emanuela possa riemergere da sola ed è anche difficile che il Vaticano possa consegnarla alla sua famiglia. Questo mistero continuerà per molti anni. Anche Papa Francesco non parla, perché suoi consiglieri gli dicono di non parlare”.

Agca ha detto: “Un consigliere di Papa Ratzinger ha detto al papa di non parlare mai del caso Orlandi, perché hanno paura che possa venire fuori qualcosa in grado di danneggiare il Vaticano. Anche Papa Francesco tace, nonostante molte pressioni. Se il Vaticano fosse totalmente innocente non dovrebbe tacere tanto. Il Vaticano deve rivelare tutto quello che sa. Invece dice: ‘non sappiamo niente, non c’entriamo niente’. Non è così. Pietro Orlandi sa molte cose che il Vaticano sa, per questo sta combattendo, non è un pazzo, non è un paranoico, sanno che c’entra il Vaticano. Orlandi viene nascosta in qualche posto da qualche organizzazione controllata dal Vaticano”.

“E’ assolutamente viva – ribadisce l’ex ‘lupo grigio’ – non c’è nessuna malattia genetica nella sua famiglia che possa portarla alla morte e non c’è nessun motivo per ucciderla”. “Il Corvo, Paolo Gabriele – continua – ha rivelato alcuni documenti scritti ed in uno di questi si diceva letteralmente a Papa Ratzinger di non parlare mai del caso Orlandi: non è molto strano? E’ un fatto che porta molti sospetti verso il Vaticano”.

Infine Agcà esprime un desiderio nei confronti di Giovanni Paolo II, Papa cui attentò la vita nel 1981: “Vorrei andare sulla tomba di Giovanni Paolo II, che mi ha fatto visita in carcere. Non ho potuto partecipare ai suoi funerali e quindi vorrei rendergli omaggio come a un fratello spirituale”. L’ex ‘lupo grigio’ spiega che “il governo italiano non mi ha concesso il visto” e chiede quindi alle istituzioni e al Vaticano di consentirgli di entrare in Italia.