Ardea, Daniel ha provato a difendere il fratellino di 5 anni facendo scudo con il corpo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2021 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA
Ardea, Daniel ha provato a difendere il fratellino di 5 anni facendo scudo con il corpo

Ardea, Daniel ha provato a difendere il fratellino di 5 anni facendo scudo con il corpo FOTO ANSA

Nella strage di Ardea il piccolo Daniel, di 10 anni, ha provato a difendere il fratellino David di 5 anni facendo scudo con il corpo. Un gesto che emerge dalla ricostruzione fatta dagli inquirenti su quanto accaduto la folle domenica del 13 giugno nella località vicino Roma.

I due fratellini sono stati uccisi entrambi con un colpo di pistola, insieme a un pensionato che passava di lì e che ha provato a salvarli. Il killer Andrea Pignani non ha avuto pietà e dopo aver ucciso senza motivo e a caso si è tolto la vita nella sua abitazione.

Ardea, il gesto di Daniel per salvare il fratellino

Quando il killer ha esploso il primo colpo di pistola, Daniel è tornato indietro nel tentativo di salvare la vita al suo fratellino David. Ha provato a fargli scudo con il corpo finché Andrea Pignani non ha sparato anche lui. Secondo l’ultima ricostruzione dei carabinieri, il killer ha ucciso con un primo colpo alla gola David.

Una scena sotto gli occhi di Salvatore Ranieri, ex autista dell’Atac, che era di passaggio in zona in sella alla sua bicicletta. Un testimone ha riferito di averlo visto affrontare il killer per qualche secondo, come a fare da scudo ai due bambini. Poi è stato ucciso con un colpo alla testa. Il piccolo Daniel intanto non è scappato ma ha cercato di difendere il fratellino prima di essere ucciso.

Il killer di Ardea ha sparato e ucciso a caso

Andrea Pignani era uscito di casa intorno alle 11 con felpa, zainetto e guanti e avrebbe percorso con la pistola in pugno alcune strade del comprensorio di Colle Romito, ad Ardea. Poi ha puntato la pistola contro le prime persone che ha incontrato, i due bambini. Andrea Pignani fu sottoposto a “consulenza psichiatrica” per uno “stato di agitazione psicomotoria” l’11 maggio scorso presso il Pronto Soccorso del Nuovo Ospedale dei Castelli di Ariccia (Roma). E’ quanto è emerso dagli accertamenti dei carabinieri e della Procura di Velletri. In ospedale Pignani fu accompagnato “volontariamente” da un’ambulanza dopo una lite con la madre. Pignani non era comunque in cura “per patologie di carattere psichiatrico”.