La benzina salva i “cinematografari”: spendiamo 20 euro in più per “risparmiarne” 2

Pubblicato il 24 Marzo 2011 - 14:42 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Nessun aumento sui biglietti del cinema, questo è uno dei passaggi contenuti nel decreto firmato dal governo per far pace con il mondo della cultura, esasperato dai pesanti tagli in Finanziaria. Ma allo Stato servono quei soldi e se non vengono dal botteghino delle sale cinematografiche, allora verranno dalla benzina. Un piccolo ritocco all’accisa e il gioco è fatto.

Allo Stato, che aumenta da una parte per dare a un altro settore, cambia poco. All’italiano medio invece quanto cambierà la spesa annuale? Conto presto fatto: sul fronte della benzina il rincaro (quantificato in 1-2 centesimi al litro) comporterà un aumento a testa di 20 euro (che si vanno ad aggiungere ai 300 già calcolati, visti i costi record raggiunti dalla benzina nell’ultimo periodo). Già, ma si risparmia sul cinema, dirà qualcuno. Il risparmio non ci sarà, perché si è verificato un mancato aumento, non un taglio del costo dei biglietti. Ma il calcolo facciamolo ugualmente.

Nelle pieghe del decreto milleproroghe doveva trovare spazio anche l’aumento di un euro dei biglietti cinematografici. Da una media di 7 euro a 8. I biglietti staccati al botteghino nel 2010 sono stati nel nostro Paese 119 milioni, per un totale di 833 milioni di euro di spesa complessiva. Gli italiani sono 60 milioni, vogliamo togliere i neonati, gli anziani (solitamente poco amanti del cinema) e chi proprio preferisce stare in salotto? Rimangono allora, grosso modo, 56 milioni di persone che in un anno (chi più chi meno) frequentano il grande schermo. 833 milioni di spesa complessiva, diviso 56 milioni di persone: 14,8 euro a testa. L’italiano medio va al cinema, quindi, due volte l’anno. Risultato, continuerà a spendere 14,8 euro, con l’aumento minacciato del biglietto ne avrebbe spesi 16,8. In totale quindi abbiamo evitato un aumento di due euro l’anno per il cinema.

In compenso, e il calcolo l’ha fatto l’Adiconsum, in benzina spenderemo a testa 20 euro in più, aumento sicuro questo. Senza contare che il cinema è un di più, un bene al quale rinunciare se i conti in famiglia non tornano. Alla benzina è difficile rinunciare, se usi l’auto per andare al lavoro. Qualcuno potrebbe suggerire l’autobus, ecocompatibile e “risparmioso”. Certo, ma non ditelo agli autotrasportatori però, che fanno su e giù per l’Italia e certo non possono sostituire il tir con la metropolitana.