Bergamo, presepe arriva nella scuola del divieto: capanne e Re Magi in classe

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Dicembre 2014 - 09:55 OLTRE 6 MESI FA
Bergamo, presepe arriva nella scuola del divieto: capanne e Re Magi in classe

Bergamo, presepe arriva nella scuola del divieto: capanne e Re Magi in classe

BERGAMO – Il presepe arriva anche a Bergamo, nella scuola dove era stato vietato per non creare discriminazioni. Dopo il presepe allestito dalla Lega nord fuori dall’Istituto De Amicis, due classi terze della scuola hanno chiesto e ottenuto di poter portare in classe due capanne, con Gesù bambino e i Re Magi.

Silvia Seminati sul Corriere della Sera di Bergamo scrive:

“la proposta era stata prima respinta dal preside Luciano Mastrorocco («Accendere un focus cerimoniale e rituale – aveva spiegato il dirigente scolastico – può risultare soverchiante per qualcuno, che potrebbe subire ciò che non gli appartiene») e, dopo le proteste, accolta, anche se parzialmente («Il presepe in classe si può fare, ma solo se tutti sono d’accordo»).

I bambini della De Amicis hanno trovato le due capanne, con il bambinello, Maria, Giuseppe, il bue e l’asinello, ieri mattina, quando sono rientrati a scuola dopo il fine settimana. Alunni italiani e stranieri le hanno abbellite realizzando un piccolo sfondo, con stelle e altre decorazioni. «Santa Lucia ci ha portato il presepe», hanno spiegato gli alunni ai genitori, quando sono tornati a casa. E le capannine – portate in aula da un misterioso «donatore» – rimarranno esposte in aula fino alle vacanze di Natale”.

Il presepe, nella scuola De Amicis, era stato anche votato in un sondaggio:

“A una quarantina di famiglie è stato chiesto, per iscritto, cosa ne pensassero del presepe a scuola e più di sette su dieci hanno spiegato di essere favorevoli al Gesù bambino tra i banchi. Soltanto una piccola parte si è divisa: tra questi, alcuni si sono espressi contro l’allestimento del presepe in classe, altri non hanno risposto. L’esito del sondaggio fai-da-te è stato mostrato agli insegnanti, che avevano però già deciso, qualsiasi fosse stata la risposta dei genitori, di soprassedere. Con una motivazione ufficiale: i tempi troppo ristretti e molte cose da fare prima delle vacanze, tra cui le prove per lo spettacolo di fine anno”.

Sondaggio a parte, scrive la Seminati, a influire sulla decisione di portare il presepe i classe anche le polemiche sollevate:

“Impossibile però pensare che, su questa decisione, non abbiano inciso le polemiche (anche politiche) e le strumentalizzazioni dei giorni scorsi. Il divieto al presepe, che il preside aveva preferito definire come «un’indicazione condivisa all’interno dell’Istituto», aveva suscitato proteste bipartisan.

E soprattutto aveva messo sulle barricate la Lega, al punto che il segretario federale del Carroccio Matteo Salvini aveva portato un presepe alla scuola della Celadina. «Vietarlo è pazzesco, una vergogna», aveva detto Salvini, che aveva attaccato il preside definendolo «dirigente anti-Natale» e chiedendone le dimissioni. Poi i toni si erano alzati ed era arrivato il dietrofront del dirigente”.