Stupratore preso grazie alla foto su Facebook

Pubblicato il 12 Dicembre 2009 - 20:49 OLTRE 6 MESI FA

La mania per Facebook è stata fatale per G.S., l’operaio di 20 anni arrestato a Bollate, nel Milanese, dai Carabinieri con l’accusa di aver stuprato una donna russa alla quale aveva dato un passaggio. Gli investigatori dell’Arma, infatti, saputo il nome di battesimo e il particolare hobby, hanno scaricato tutte le fotine di presentazione degli iscritti al network in quella città, ovviamente con quel nome, e le hanno mostrate alla vittima, che l’ha riconosciuto.

Intorno all’una di notte la donna riporta l’Ansa, una quarantenne, stava rientrando a piedi, dopo una festa con alcuni connazionali, verso la propria abitazione che si trova nella frazione Cassina Nuova. L’operaio l’ha avvicinata per strada, affiancandosi in macchina, e ne ha conquistato la fiducia offrendosi di accompagnarla in quanto, ha detto testualmente, non sarebbe stato “sicuro girare da sola” a quell’ora.

Lei è salita, ma dopo pochi minuti l’operaio, con la scusa di una scorciatoia, l’ha portata in un vicolo di campagna e qui le ha strappato i vestiti ed ha abusato di lei, costringendola ad un rapporto sessuale.