Contro la pedofilia il viaggio da Napoli a Bruxelles, parte campagna “Giù le mani dai bambini”

Pubblicato il 4 Giugno 2010 - 15:12| Aggiornato il 11 Giugno 2010 OLTRE 6 MESI FA

Parte da Napoli e, dopo avere attraversato l’Italia, giungerà in autunno a Bruxelles la campagna di sensibilizzazione contro la pefofilia e la violenza contro i minori “Non ci giriamo intorno: giù le mani dai bambini”, promossa dal Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Campania e dal Corecom con il sostegno del Consiglio regionale della Regione Campania.

A muoversi lungo l’Italia, un gruppo di dodici esperte composto da psicologhe e psicoterapeute che, nelle piazze italiane, distribuiranno brochure, adesivi, magliette e soprattutto informazioni sul fenomeno e su che cosa fare in presenza di casi di violenza. Con loro, il garante per l’infanzia della Campania Gennaro Imperatore e rappresentanti del Corecom che avranno incontri con i rappresentanti istituzionali.

Prima tappa domani a Campobasso, per poi spostarsi a Isernia, Ancona, Trieste, Udine, lungo la costa tirrenica. Fino ad approdare, in autunno, a Bruxelles dove, con il sostegno degli europarlamentari, verrà proposta l’adozione di una direttiva comunitaria che inasprisca le pene dei reati di violenza sui minori e l’incremento delle figure istituzionali che tutelano i più giovani.

“La pedofilia – ha detto Imperatore – è un cancro che si deve combattere perché i pedofili sono ovunque anche nelle Chiese dove ci sono pedofili vestititi da preti”. Pedofili che spesso utilizzano internet per adescare le loro vittime e proprio nei confronti della rete, il garante chiede “l’adozione di sistemi di limitazione per la tutela dei minori”. Un fenomeno che secondo quanto riferito, registra ogni anno, a livello nazionale, 3.500 casi di violenza sessuale su minori che per la maggior parte vengono consumati all’interno della cerchia familiare. Dati che, tuttavia, come sottolineato dal coordinatore dei garanti regionali Francesco Alvaro “sono soltanto indicativi perché esiste un’ampia fetta di casi sommersi e non denunciati”.