Coronavirus, Fase 2 a Roma: ipotesi containgressi su bus e metro

di redazione Blitz
Pubblicato il 8 Aprile 2020 - 18:42 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, Fase 2 a Roma: ipotesi containgressi su bus e metro

Coronavirus, Fase 2 a Roma: ipotesi containgressi su bus e metro (Foto archivio Ansa)

ROMA –  Controllori containgressi sui mezzi pubblici e segnaletica a terra, sia alle fermate che su bus e vagoni della metro per indicare la distanza da mantenere. Sono le ipotesi al vaglio del Campidoglio per la gestione del trasporto pubblico in vista della Fase 2 e di una progressiva riapertura delle attività a Roma.

Secondo quanto si è appreso si è pensato alla necessità di contingentare le presenze sui mezzi per mantenere la distanza droplet: per questo i passeggeri su metro e bus saranno limitati e probabilmente continueranno a salire dalla porta anteriore, misura in atto varata proprio per l’emergenza coronavirus.

In particolare sulle linee a più alta affluenza, quelle centrali e quelle che attraversano vie periferiche importanti, si è pensato all’ipotesi di personale containgressi, ovvero la possibilità di destinare dei dipendenti Atac per contare gli ingressi e le uscite dei passeggeri all’interno degli autobus. Il tutto col chiaro intento di ridurre, se non dimezzare, l’attuale capienza sui mezzi per mantenere la distanza droplet.

Sempre per questo motivo si starebbe valutando anche l’uso di una segnaletica particolare a terra sulle banchine, dentro i vagoni della metro e sui mezzi di superficie, che indichi ai passeggeri la giusta distanza da tenere. L’ipotesi obbligo mascherine e guanti per ora non sarebbe stata presa in considerazione confidando forse anche su indicazioni stringenti in questo senso a livello governativo.

In vista di una riorganizzazione del trasporto pubblico per la Fase 2 il gruppo di lavoro composto da Campidoglio, Atac e Agenzia per la mobilità dunque si prepara a elaborare scenari compatibili con forme di contenimento seppure meno rigorose. Atac deve fare i conti del resto anche con i numeri di flotta e personale.

Con 6.500 autisti e 250 verificatori non sarà semplice attuare misure di controllo degli ingressi, delle distanze e del contingentamento. E con 1500 bus in servizio al giorno (ante coronavirus) non sarà semplice garantire un trasporto efficiente abbattendo decisamente la capienza di autobus e vagoni della metro.

Ecco perché si è deciso di anticipare di molto i tempi e tentare di studiare strategie compatibili con futuri volumi di traffico che anche se non raggiungeranno i numeri che Roma aveva prima (oltre 600mila utenti in metro in un giorno e quasi il doppio per le 300 linee dei bus) saranno comunque sostenuti. (Fonte: Ansa)