Tentano estorsione al presunto vincitore del Superenalotto di Bagnone, arrestati

Pubblicato il 27 Ottobre 2010 - 17:21 OLTRE 6 MESI FA

Chiedevano denaro promettendo di “aggiustare” problemi personali o minacciando le vittime di rivelare situazioni imbarazzanti, al punto da tentare il grande colpo pretendendo 50 milioni di euro da un uomo sospettato di essere il presunto vincitore al Superenalotto di Bagnone (Massa Carrara) nel 2009. Per questa vicenda quattro persone sono state arrestate, e altre due sono state denunciate, dai carabinieri di Pistoia con l’accusa di estorsione. Sono tutti incensurati.

Uno di loro si spacciava perfino come agente dei servizi segreti: è il capo del gruppetto, un imprenditore di 47 anni di Pistoia, che si trova in carcere insieme a uno dei complici, un bancario della Valdinievole di 39 anni. Gli altri due arrestati sono due commercianti, uno di 28 anni di Pistoia, un altro di 32 di Larciano, entrambi ai domiciliari. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Francesco Sottosanti, è stata condotta dai carabinieri dopo la denuncia presentata nel giugno scorso da una delle presunte vittime, uno studente universitario a cui erano stati chiesti 3.500 euro per bloccare una querela presentata da una giovane studentessa per violenza sessuale.

Il gruppo faceva credere di avere contatti “importanti” con dirigenti pubblici, funzionari di polizia e magistrati, capaci mettere a tacere scandali e denunce. E affrontando le vittime gli estorsori miscelavano fatti veri della vita privata e professionale con bluff escogitati apposta per intimorire i malcapitati. Ma secondo gli inquirenti, ci sono stati anche altri episodi, tra cui, appunto, l’aver preso di mira un uomo della provincia di Massa Carrara indicato tra la gente come uno dei possibili vincitori della celebre maxi vincita da 147 milioni di euro al Superenalotto, nel paese di Bagnone: a lui era stato intimato, anche con minacce fisiche, la consegna di 50 milioni di euro sotto la pena di far sapere all’opinione pubblica che era lui il beneficiario della schedina multimilionaria. L’uomo però si rivolse alle forze dell’ordine dopo esser stato minacciato seriamente nella piazza del paese da uno degli indagati.