"I gradi bisogna meritarli": ufficiale superstite della Concordia

Pubblicato il 20 Gennaio 2012 - 14:34 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Se ci sono venti persone disperse, vuol dire che una parte della squadra non ha funzionato bene''. Elena Serra, 29 anni, commissario di bordo con la qualifica di terzo ufficiale, superstite del naufragio della Costa Concordia, risponde cosi', al telefono con l'ANSA, a chi le chiede se, a suo avviso, la sera della tragedia il comandante Francesco Schettino ha fatto tutto quello che doveva.

Per lei la salvezza e' arrivata dal cielo: solo alle quattro del mattino di sabato 14 gennaio e' riuscita a salire su un elicottero della Guardia costiera che l'ha portata a Grosseto e poi all'hotel ''Fattoria la Principina'' dove ha continuato a dare una mano agli altri superstiti. ''Dovevamo garantire loro il rientro a casa'', racconta. ''Mia madre era gia' arrivata a trovarmi e mi aveva portato abiti puliti, potevo restare per facilitare il trasferimento soprattutto degli stranieri''.