Fabiana Luzzi uccisa e bruciata, pm chiede 24 anni per Davide Morrone

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Marzo 2014 - 14:40 OLTRE 6 MESI FA
Fabiana Luzzi uccisa e bruciata, pm chiede 24 anni per Davide Morrone

Fabiana Luzzi uccisa e bruciata, pm chiede 24 anni per Davide Morrone

CATANZARO – Ventiquattro anni di carcere. Questa la richiesta del pm per Davide Morrone, accusato di aver picchiato, accoltellato e bruciato viva la ex fidanzatina Fabiana Luzzi, 16 anni appena, il 26 maggio 2013 a Corigliano Calabro, in provincia di Catanzaro. La richiesta del pm arriva la mattina dell’11 marzo, durante l’udienza del processo con rito abbreviato nel tribunale dei minorenni di Catanzaro.

Venti coltellate al torace, all’addome e alla schiena e nessuna di queste si è rivelata fatale per la ragazza, che ha continuato a difendersi anche quando il giovane l’ha cosparsa di benzina ed ha appiccato il fuoco. Questo il brutale omicidio descritto da Davide ai magistrati e confermato dall’autopsia sul corpo di Fabiana.

Un omicidio efferato che ha scatenato polemiche e incendiato gli animi, con i genitori di Fabiana, Mario e Rosa Luzzi, che si sentono abbandonati dallo Stato:

“Lo Stato, che si sta prendendo cura dell’assassino di mia figlia, ha mai mandato qualcuno nella mia famiglia per informarsi sul nostro stato di salute anche mentale o si è mai chiesto se dormiamo o nel cuore della notte ci svegliamo a piangere? Finora non lo ha mai fatto e noi siamo rimasti soli. Per lo Stato mia figlia vale zero e noi siamo le vittime eterne di questa tragedia”.

Luzzi ha aggiunto:

“Credo si sia persa di vista la gravità dell’orrendo omicidio che questo essere ha compiuto a danno di Fabiana, di tutta la sua famiglia e di un’intera comunità. Mentre l’Italia grida il forte dolore per la perdita di una bambina, la legge cerca di condannare una persona a pochi anni per l’orrendo delitto che ha commesso”.

Il padre di Fabiana in particolare si riferisce anche ai tentativi di omicidio di Davide, motivo per cui a gennaio è stato trasferito dal carcere in una clinica:

“A mio dire, invece, credo che si dovrebbe condannare il delitto, l’azione criminale e tutto ciò che ne deriva da questo atto orrendo, a venti ergastoli e non tanto tener conto dell’età di un assassino, con tutte le attenuanti che ne derivano, altrimenti lo Stato sta dando ai minorenni la licenza di uccidere, tanto rimarranno impuniti perché al massimo dopo dieci anni possono rifarsi una vita, mentre Fabiana tra dieci anni avrebbe avuto 26 anni, età in cui aveva tutti i diritti di avere e godersi la sacralità della vita che gratuitamente tutti gli esseri umani ricevono dal Creatore. L’assassino sta ricevendo tutte le attenzioni del caso, visite mediche, strutture sanitarie, e per finire il trasferimento a breve in una comunità della Liguria per il recupero, ma mia figlia chi me la recupera da sotto terra”.