Fase 2, Camera dice ok alla celebrazione delle Messe. Ma per ora non si sa da quando

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Maggio 2020 - 14:02 OLTRE 6 MESI FA
Fase 2, Camera dice ok alla celebrazione delle Messe. Ma per ora non si sa da quando

Fase 2, Camera dice ok alla celebrazione delle Messe. Ma per ora non si sa da quando (Foto Ansa)

ROMA – La Camera ha approvato con soli 4 astenuti un emendamento che permette la ripresa delle Messe dopo un accordo con la Cei sulla sicurezza durante le celebrazioni religiose.

Celebrazioni che riprenderanno ma per ora non si ancora con certezza da quando.

L’emendamento, con una riformulazione, è stato presentato da Stefano Ceccanti (Pd), De Filippo (Iv) e Roberto Occhiuto (Fi).

Il decreto inserisce la sospensione delle “cerimonie civili e religiose tra le attività che il governo può decidere per contrastare il coronavirus” ma aggiunge però la previsione che il governo debba procedere anche “all’adozione di protocolli sanitari, adottati di intesa con la Chiesa cattolica e con le confessioni religiose diverse dalla cattolica, per la definizione delle misure necessarie ai fini dello svolgimento delle funzioni religiose in condizioni di sicurezza”.

Durante il dibattito la Lega, con Alessandro Pagano, e Fdi hanno criticato questa soluzione perché non prevedeva una data certa per la ripresa delle Messe e avevano proposto propri emendamenti per far riprendere subito le Messe.

Alla fine Lega e Fdi si sono astenuti, mentre tutti gli altri gruppi hanno votato a favore.

Messe, le reazioni di Meloni e Salvini.

Spiega Giorgia Meloni: “Bocciato l’emendamento di Fratelli d’Italia al decreto-legge sul lockdown che avrebbe consentito di far ripartire, subito e con una data certa, le messe e le celebrazioni religiose con la presenza di fedeli nel rispetto delle norme anti-contagio, quindi con i dovuti distanziamenti.

Abbiamo rifiutato la riformulazione del Governo, che ha tentato di imporre a tutti l’emendamento del Pd: crediamo che non si possa assolutamente prescindere da una indicazione certa almeno sulla tempistica delle riaperture, e derogare a questo principio significa continuare a consentire al Governo piena discrezionalità nel rispetto di un diritto inviolabile sancito dalla Costituzione.

Dispiace che il Parlamento abbia preferito una formulazione che, tradotta, vuol dire attendere che Conte consenta ai fedeli di essere tali”. 

L’ok della Camera alla ripresa delle messe, rispettando le condizioni di sicurezza, è “di buonsenso”, dice invece Matteo Salvini. Il leader della Lega lo ha detto a Italia 7 Gold.

“Tra le tante libertà c’è quella di culto nel rispetto delle distanze, con le mascherine – ha aggiunto -. Quando lo chiesi io settimane fa, apriti cielo”. (Fonte Ansa).