Firenze: detenuto si dà fuoco in cella

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – Un detenuto di 30 anni si è dato fuoco nel carcere fiorentino di Sollicciano. E’ successo intorno alle 21.30 di giovedì. La notizia è stata confermata dal Garante dei detenuti del Comune di Firenze Franco Corleone. L’uomo si sarebbe dato fuoco utilizzando un fornellino. Dopo le prime cure i medici hanno deciso il suo trasferimento al centro grandi ustionati di Pisa:le sue condizioni sono serie ma non sarebbe in pericolo di vita.

”Non ci sono parole adeguate per questo ennesima tragedia. Il silenzio del Governo, del Presidente del Consiglio e dei ministri coinvolti, è davvero imbarazzante”. Così il Garante dei diritti dei detenuti del Comune di Firenze, Franco Corleone, commenta il tentativo di suicidio messo in atto ieri sera da un detenuto trentenne, italiano, del carcere fiorentino di Sollicciano.

Corleone, anche prendendo spunto da questo episodio si dice convinto che la catena del digiuno ad oltranza ”per un decreto legge contro il sovraffollamento deve continuare, soprattutto perché le richieste sono ragionevoli e condivise dal Consiglio Superiore della Magistratura”.

Secondo Corleone, ”la ministra Paola Severino continua a baloccarsi con proposte irrilevanti e si assume così la responsabilità dell’Apocalisse”. Gli organizzatori del digiuno collettivo ad oltranza, giunto oggi al trentaseiesimo giorno, chiedono tra l’altro di cancellare ”le norme della legge sulle droghe che incarcerano per fatti di lieve entità e impediscono l’uscita dei tossicodipendenti”, di approvare la legge contro la tortura in carcere, quella per l’affettività dei detenuti e l’istituzione del Garante nazionale. Secondo quanto si è appreso il trentenne, avrebbe riportato ustioni al volto e in altre parti del corpo, probabilmente utilizzando una bombola di gas che alimenta un fornellino da cucina. Il detenuto avrebbe anche inalato il gas e ciò gli ha provocato un leggero inizio di intossicazione. Non sono ancora i chiari i motivi che hanno spinto il giovane ha compiere il gesto di autolesionismo.