Foodora, accolto il ricorso dei rider: “Hanno diritto a ferie, tredicesima e malattia pagate”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Gennaio 2019 - 20:14| Aggiornato il 12 Gennaio 2019 OLTRE 6 MESI FA
Foodora, accolto ricorso rider: diritto a ferie, tredicesima e malattie

Foodora, accolto il ricorso dei rider: “Hanno diritto a ferie, tredicesima e malattia pagate”

TORINO – I rider di Foodora hanno diritto a essere considerati come dipendenti della logistica e quindi ad avere ferie, tredicesima e malattie pagate. Questa la decisione dei giudici della Corte d’Appello di Torino, che ha ribaltato la sentenza di primo grado. I giudici accolgono così parzialmente le richieste dei 5 ex rider che avevano chiesto il reintegro e l’assunzione all’azienda di consegne di cibo tedesca, oltre che al risarcimento e ai contributi previdenziali non goduti. Inoltre la corte d’appello dovrà pagare ai cinque fattorini un terzo delle spese di lite, un valore di circa 30mila euro.

I rider erano stati allontanati dall’azienda dopo aver protestato per i contratti applicati e la paga oraria. La Corte d’Appello di Torino ha stabilito che “il diritto degli appellanti a vedersi corrispondere quanto maturato in relazione all’attività lavorativa da loro effettivamente prestata in favore di Foodora sulla base della retribuzione diretta, indiretta e differita stabilita per i dipendenti del quinto livello del contratto collettivo logistica-trasporto merci dedotto quanto percepito”.

Una sentenza accolta con soddisfazione dal legale dei rider, Giulia Druetta, che ha commentato: “E’ una prima risposta a questa giungla di aziende che tentano di eludere le leggi per pagare una miseria i lavoratori, trattandoli come schiavi. Il giudice ha equiparato i rider a dei fattorini e quindi anche per loro vale il contratto di lavoro subordinato, con richiamo all’articolo 2 del Jobs Act. Non si può fissare una retribuzione minima non tenendo conto delle tutele per i lavoratori, questa è una sentenza ragionevole, anche se ci sono ancora delle cose da discutere, in primis il licenziamento”.

I sindacati della Filt Cgil hanno definito “un’ottima notizia” la decisione dei giudici: “Valorizza la nostra scelta di aver inquadrato per la prima volta in un contratto nazionale la figura del rider. Ora serve proseguire e concretizzare il percorso di inclusione dei rider nel Ccnl della Logistica, proteggendo e valorizzando il loro lavoro”.