Foto in carcere, Corona condannato in appello

Pubblicato il 26 Marzo 2012 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 25 MAR – Condannato anche in appello, ma con pena ridotta da un anno e otto mesi a un anno due mesi e cinque giorni. Si e' concluso cosi' a Milano uno dei tanti processi a carico di Fabrizio Corona, che stamani ha deciso di essere presente a Palazzo di Giustizia per il procedimento di secondo grado che lo vedeva accusato di aver corrotto una guardia carceraria riuscendo a fare entrare una macchina fotografica a San Vittore, quando era detenuto.

Il sostituto pg, Gaetano Santamaria, aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado emessa dal gup di Milano nel marzo 2010, ma i giudici della seconda sezione della Corte d'appello l'hanno ridotta di 6 mesi. Corona, imputato per corruzione, stando a quanto ricostruito dalle indagini, tra il 13 aprile e il 15 giugno 2007, quando era in carcere nell'ambito dell'inchiesta cosiddetta 'Vallettopoli', si fece consegnare dalla guardia carceraria una macchina fotografica usa e getta per ritrarsi in un servizio all'interno di San Vittore. Il 're dei paparazzi' incasso', secondo l'accusa, circa 20 mila euro dalla vendita di quelle foto che vennero pubblicate su alcune riviste di gossip. L'agente penitenziario invece percepi' quattromila euro come prezzo della corruzione. Corona, difeso dall'avvocato Giuseppe Lucibello, nel procedimento di primo grado aveva pero' risarcito il Ministero della Giustizia con ottomila euro.

Intanto, le condanne a carico dell'agente fotografico si accumulano e la difesa ha chiesto per lui l'affidamento in prova ai servizi sociali, dopo l'ordine di esecuzione con sospensione del sostituto pg di Milano per la condanna definitiva a un anno e 5 mesi per la vicenda dei foto-ricatti e per due patteggiamenti definitivi per spendita di denaro falso (un totale di circa 2 anni e 8 mesi). Tre le condanne piu' 'pesanti' pero', ma non ancora definitive, ci sono i 4 anni in primo grado per bancarotta e i 5 anni in appello a Torino per estorsione a David Trezeguet. In piu' pende la richiesta della Procura di Milano di applicargli la sorveglianza speciale.