Genova, sequestrata coltivazione di cannabis al centro sociale Tdn

di redazione Blitz
Pubblicato il 27 Ottobre 2013 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA

poliziaGENOVA – Coltivavano cannabis in un centro sociale di Genova come atto di “disobbedienza civile”. Ma la polizia ha sequestrato l’intera produzione, essendo la coltivazione di sostanze stupefacenti un reato. Ma Giovanni Mancioppi, attivista del centro sociale Tdn (Terra di nessuno), spiega le sue ragioni al Secolo XIX:

«Ieri alle nove e venti abbiamo ricevuto la visita delle forze dell’ordine, che hanno sequestrato la nostra intera produzione di cannabis: sappiamo che la nostra è disobbedienza civile, che è illegale, ce lo aspettavamo – spiega Giovanni Mancioppi, storico attivista del Tdn – Oggi però siamo qui per rivendicare il nostro diritto all’autoproduzione, come il diritto ai malati di scegliere una cura autonomamente».

“Giusto o sbagliato, non è reato”, recitava invece lo striscione della Comunità di San Benedetto al Porto, in piazza insieme con i ragazzi: «Quindici anni fa, nel 1999, è stato don Andrea Gallo a piantare la prima piantina di marijuana al Tdn – spiega Domenico Chionetti, portavoce della comunità – A distanza di anni, non è più chiaro il senso di quell’iniziativa, che voleva semplicemente scardinare i ragionamenti riguardo al proibizionismo e aprire una nuova riflessione rispetto alla canapa medica e, soprattutto, chiedere l’abrogazione della legge Fini-Giovanardi, che in Italia rappresenta il principale motivo di sovraffollamento delle carceri».