Gianluca Ghiglia precipita in una grotta: in 100 per salvarlo, libero dopo 36 ore

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Luglio 2018 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA
Gianluca Ghiglia precipita in una grotta: in 100 per salvarlo, libero dopo 36 ore

Gianluca Ghiglia precipita in una grotta: in 100 per salvarlo, libero dopo 36 ore

TORINO – Ci è voluto lo sforzo sinergico di un centinaio di persone, in condizioni al limite del proibitivo, per riportare in superficie lo speleologo Gianluca Ghiglia, precipitato in una grotta in Alta Val Corsaglia, nella provincia di Cuneo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Dopo due giorni e due notti, lo speleologo è stato tratto in salvo e trasportato in elicottero all’ospedale di Cuneo.

L’uomo, che nella caduta ha riportato lesioni multiple è stato caricato su una barella trascinata lentamente, a mezza altezza, attraverso un sistema di carrucole e teleferiche allestito per superare il fiume sotterraneo. Per superare il salto di roccia di ottanta metri è stato necessario allestire un’ultima calata con le corde, verso una radura adatta al recupero col verricello da parte dell’eliambulanza del 118.

Ai soccorsi hanno partecipato oltre 100 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, di cui 80 speleologi delle Delegazioni di Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lombardia e Toscana, 20 alpini della Delegazione Mondovì e il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.

Soccorritori in muta da sub stazionavano nei tratti del percorso coperti dalle acque passandosi il fagotto di mano in mano, mentre altri – i cosiddetti disostruttori – aprivano dei varchi nella roccia dove i passaggi erano troppo stretti. E’ stato anche steso un cavo telefonico per permettere al personale medico all’esterno di monitorare costantemente le condizioni del ferito.

Gianluca Ghiglia, descritto come escursionista molto esperto, è presidente dello speleoclub Tanaro, di Garessio (Cuneo). Era impegnato con una ventina di compagni nella traversata dal Buco Fantozzi alla Colla degli Stanti, itinerario assai apprezzato dagli appassionati. Verso le 18 di sabato pomeriggio è precipitato nella Grotta della Mottera e vi è rimasto intrappolato. Sul posto sono arrivati i primi operatori del Cnsas (Soccorso alpino e speleologico) e, nella notte, i venti alpini della Delegazione di Mondovì hanno portato in salvo gli altri componenti della spedizione.

Con il passare delle ore si sono mobilitate squadre dalla vicina Liguria, poi dall’Emilia Romagna, dalle Marche, dalla Lombardia e dalla Toscana. Le condizioni del ferito non sono mai sembrate preoccupanti. Una volta raggiunto, però, in attesa che potesse cominciare il trasporto è stato necessario avvolgerlo in una tenda termica per evitare crisi di ipotermia (la temperatura era intorno ai sei gradi) e stabilizzarlo con l’aiuto di farmaci.