Gigi D’Alessio vide Giovanni De Carlo dopo che gli rubarono i Rolex

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2014 - 20:46| Aggiornato il 6 Dicembre 2014 OLTRE 6 MESI FA
Gigi D'Alessio, gli rubano i rolex. E lui vede Giovanni De Carlo

Nella foto Giovanni De Carlo con Belen Rodriguez

ROMA – L’informativa dei Ros dei carabinieri sulla maxi inchiesta “Terre di mezzo” dice che quando i ladri gli sono entrati in casa il cantante Gigi D’Alessio ha fatto due cose. La prima, normalissima: ha chiamato la polizia. La seconda, certamente legale ma quantomeno particolare: ha visto Giovanni De Carlo, che da ieri 4 dicembre è in carcere perché tra gli indagati nella maxi inchiesta “Terre di mezzo”. 

De Carlo, detto Giovannone, nelle carte dell’inchiesta emerge come una specie di “uomo di mondo della banda”, una figura abile a coltivare le relazioni con personaggi dello sport e dello spettacolo. E tra questi personaggi sembra esserci anche D’Alessio.

La vicenda inizia il 3 giugno 2013, quando i ladri svaligiano la casa del cantante napoletano. Il bottino è di quelli grossi. Solo la collezione di Rolex portata via a D’Alessio vale circa 4 milioni. Il giorno dopo il furto, regolarmente denunciato, c’è il contatto tra D’Alessio e De Carlo.

I verbali:

Il 3 giugno 2013 ignoti si introducevano nella casa del cantante neomelodico Gigi D’ALESSIO sita a Largo dell’Olgiata, “Complesso residenziale dell’Olgiata” – isola 104 H, asportando numerosi preziosi, tra cui una collezione di orologi marca Rolex per un valore per circa 4 milioni di euro.

Il giorno seguente militari di questo Reparto Anticrimine, durante un predisposto servizio di pedinamento in direzione del DE CARLO, potevano registrare come lo stesso alle ore 14,30 circa, venisse prelevato a bordo di un’autovettura Audi Q7 di colore bianco tg. DZ962YC2255, all’interno della quale vi erano due soggetti di sesso maschile n.m.i. e si portasse presso l’abitazione del D’ALESSIO all’interno del “Complesso residenziale dell’Olgiata”, dove si tratteneva per una mezz’ora.

Mezz’ora di chiacchiere, che finiscono nei faldoni degli investigatori che in quel momento stanno pedinando “Giovannone”.

D’Alessio, tramite i propri avvocati, ha smentito di aver avuto rapporti con De Carlo:

“Non ho mai conosciuto, né incontrato, il sig. Giovanni De Carlo”, afferma il cantante. Quanto al furto di orologi Rolex, al centro del presunto episodio, “al mio rientro da Milano, il giorno dopo aver subito il furto, ho trovato ad attendermi solo i Carabinieri. Lo stesso presunto ammontare del furto subito – conclude D’Alessio – e’ totalmente inventato”.

La vicenda dei Rolex, invece, va avanti per conto suo. Dopo qualche mese, infatti, le forze dell’ordine recuperano una parte del bottino. Il settimanale L’Espresso scrive addirittura che i Rolex sarebbero stati recuperati grazie agli 007. Cosa che D’Alessio non prende benissimo:

È con grande disappunto che leggo l’articolo pubblicato stamane dall’Espresso,in cui si fa riferimento al furto che ho subito nella scorsa estate nella mia abitazione, a seguito del quale avrei coinvolto i Servizi Segreti per le dovute indagini.
Vorrei precisare che dopo il furto, ho presentato regolare denuncia alla stazione dei Carabinieri della zona competente, come qualsiasi cittadino, e che il mio compito si è limitato a questo!!!
Successivamente sono stato convocato dai Carabinieri per riconoscere UNO SOLO degli oggetti a me sottratti, che a seguito delle loro indagini avrebbero recuperato. Non mi è dato sapere quali mezzi utilizzino le forze dell’ordine nel corso delle loro attività. Non ho mai fatto richieste integrative oltre la mia denuncia di furto.
Credo che se oltre al danno io debba subire anche la beffa, mi pare davvero troppo. Ho voluto scrivere queste cose di mio pugno, per chiarire definitivamente la realtà dei fatti e non quella raccontata dalla stampa. E come si dice dalle mie parti: CORNUTO E MAZZIATO.
Gigi”