Imperia, ucciso e bruciato con la benzina. Il cadavere in un tubo di scolo

Pubblicato il 23 Aprile 2010 - 11:27 OLTRE 6 MESI FA

Ucciso brutalmente e bruciato. Sarebbe morto così un uomo di età compresa tra i 35 e i 50 anni, trovato cadavere ieri 22 aprile a Osaggio, nei boschi tra Perinaldo e Apricale, sopra la frazione sanremese di San Romolo. Probabilmente solo l’autopsia, che verrà eseguita nelle prossime ore, potrà dare una risposta precisa sulle cause e sulle modalità esatte dell’omicidio anche se sono già emersi alcuni particolari macabri e importanti che lasciano pensare ad un brutale assassinio. Incerte anche le motivazione che avrebbero condotto all’efferato gesto, forse un regolamento di conti.

Dai rilevanti compiuti emerge che il cadavere era adagiato all’interno di un tubo di cemento, una canalina per le acque, al margine del sentiero, ed era quasi completamente carbonizzato. Il corpo, forse bruciato con della benzina  era inoltre in avanzato stato di decomposizione ed è per questo ancora impossibile attribuirgli una precisa identità. Le modalità portano però a escludere che si sia trattato di suicidio. Secondo le prime informazioni si tratta del corpo di un uomo, di altezza media, che indossava dei jeans e delle scarpe da trekking. Per il medico legale sarebbe morto da almeno cinque giorni.

Secondo alcune voci il cadavere potrebbe essere quello dell’infermiere sparito da casa a Murialdo, nel Savonese. Gli elementi che portano quasi con certezza a escludere l’ipotesi di un suicidio e tantomeno quella di un incidente sono diversi. In primo luogo, dal posto in cui è stato trovato il cadavere al primo paese ci sono diversi chilometri: almeno 5 da San Romolo, 6 o 7 da Perinaldo. Sembra quindi strano che un uomo decida di percorrere tanti chilometri per poi togliersi la vita.  Inverosimile anche la modalità: entrare in un tubo di cemento e poi, dopo essersi cosparso di benzina o altro liquido infiammabile, darsi fuoco.

Il sostituto procuratore di Sanremo Vittore Ferraro ha aperto ora un’inchiesta per omicidio. Tra oggi e domani, 24 aprile, il medico legale Simona Del Vecchio dovrebbe effettuare l’autopsia sulla salma. L’esame autoptico permetterà di stabilire, se l’uomo è morto prima o durante l’incendio del suo corpo.

Il pessimo stato di conservazione della salma rende ancora impossibile identificare la vittima. Soltanto la parte dei piedi risulta ancora visibile. Dai rilievi autoptici si potrà capire se e come l’uomo sia stato ucciso.