Inchiesta bus, Gianni Alemanno indagato per finanziamento illecito
Pubblicato il 9 Ottobre 2013 - 15:09 OLTRE 6 MESI FA
Gianni Alemanno (foto Lapresse)
ROMA – L’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno è indagato dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta mazzetta versata da Menarini Bus per la fornitura di 45 bus alla società Roma Metropolitane. Finanziamento illecito il reato ipotizzato dal pm Paolo Ielo.
I nomi di Alemanno e di Guarguaglini compaiono nella proroga alle indagini concessa dal gip Stefano Aprile e relativa ad una presunta mazzetta di circa 600 mila euro pagata da Menarini per la commessa di 45 bus. Quindici, in tutto, gli indagati: tra questi Riccardo Mancini, ex ad dell’Ente Eur, Pietro Di Paolantonio, ex assessore regionale del Lazio al tempo della Giunta Polverini.
Gli altri sono l’imprenditore Edoardo D’Incà Levis, Roberto Ceraudo, ex ad di Menarini bus, Marco Iannilli, commercialista, i manager e dirigenti di azienda Fabrizio Testa, Giuseppe Mongello, Patrizio Monaco, Giuseppe Comes, Girolamo De Sanctis, Maurizio Canto ed Emanuele Pavia.
A vario titolo si ipotizzano i reati di estorsione ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione, favoreggiamento, finanziamento illecito. I filobus destinati ai corridoi di mobilità Eur-Tor Pagnotta ed Eur-Laurentina non sono mai entrati in funzione.
Nei mesi scorsi gli accertamenti culminarono nell’emissione di ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Mancini e Ceraudo. A giugno il pm Ielo stralciò dal fascicolo l’episodio relativo alla tentata estorsione ai danni di un manager del consorzio di trasporti Ccc, afferente all’area politica di sinistra, Alessandro Filibozzi, minacciato di rinunciare ad un ricorso sulla commessa dei bus, pena l’esclusione da futuri affari, e chiese il rinvio a giudizio di Riccardo Mancini e di Patrizio Monaco.
Alemanno però si dice sereno: “Per quello che mi risulta si tratta della coda di una vecchia inchiesta. Un atto dovuto per i necessari approfondimenti da parte degli inquirenti. Sono sereno e ho fiducia nel lavoro della magistratura”.
