Lite tra fratelli in provincia di Pordenone. Uno è ferito gravemente

Pubblicato il 27 Maggio 2012 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA

PORDENONE – Un uomo, di 79 anni, è rimasto gravemente ferito da un colpo di arma da fuoco sparato, secondo quanto si è appreso, dal fratello, di 67 anni, al termine di una lite per cause non ancora accertate. E’ accaduto in località Fagnigola (Pordenone). Il ferito è stato portato all’ospedale di Pordenone; le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono giunti i carabinieri e il pm di turno, Federico Facchin.

Il ferito si chiama Giovanni Perissinotto, di 79 anni. E’ ricoverato nell’ospedale di Pordenone per una ferita a una spalla; le sue condizioni sono gravi ma, secondo quanto riportato dall’Ansa, non rischia la morte. Giovanni Perissinotto è rimasto ferito al termine di una lite sfociata in una colluttazione con il fratello più piccolo, Giannino, detto Mario. Mentre i due si affrontavano, è partito un colpo dal fucile che Giannino era intanto salito a prendere al piano superiore, che ha colpito il fratello. I due sono pensionati e vivono insieme da quando Giovanni è rimasto vedovo.

La lite, come accertato dai carabinieri, che stanno conducendo le indagini, è sorta per futili motivi. Giannino è stato arrestato per il reato di tentato omicidio aggravato dal danno a un familiare e chiuso nel carcere di Pordenone. Ad allertare i militari è stata la nuora, che vive in una casa di fronte, la quale ha sentito le urla e il colpo di fucile.

La convivenza tra i due fratelli è sempre stata difficile, con liti continue anche per fatti banali. Come quella di oggi, quando Giannino, scapolo, rientrando nella casa dove vive con Giovanni da quando questi e’ diventato vedovo, non ha trovato che una sola delle due confezioni di rotoli di carta acquistate ieri. Deve averlo ritenuto un gesto provocatorio, quasi un’offesa, visto che i due non condividono che gli spazi, mentre i consumi e le spese sono divisi, ciascuno si fa carico dei propri. Furioso, Giannino e’ uscito di casa, ha attraversato la strada ed e’ andato a lamentarsi con la nuora di Giovanni, che abita di fronte. E mentre elencava una serie di problemi che gli creava il fratello, e’ tornato proprio lui, Giovanni. E’ cominciato l’ennesimo litigio. La donna non si e’ preoccupata, proprio perche’ abituata ai difficili rapporti tra i due.    Stavolta, pero’, i toni devono essere stati particolarmente aspri e le offese taglienti perche’ Giannino al termine della lite all’improvviso e’ salito al piano superiore, ha imbracciato uno dei sei fucili regolarmente detenuti, lo ha caricato con una sola cartuccia e con la piu’ che probabile intenzione di uccidere il fratello, e’ sceso di nuovo.

Forse aveva in mente di sparargli a distanza, lo accerteranno le ulteriori indagini dei carabinieri; per il momento si sa soltanto che ha incrociato Giovanni il quale, intuendo le intenzioni del fratello piu’ giovane, ha afferrato la canna del fucile con l’intenzione di disarmarlo. Ne e’ sorta una colluttazione, un corpo a corpo nel corso del quale e’ partito un colpo che ha raggiunto Giovanni a una spalla costringendolo ad accasciarsi a terra.

Giannino, detto Mario, non si è scomposto: con calma è salito nuovamente, ha riposto ordinatamente il fucile, è ridisceso ed è uscito passando, senza toccarlo, intorno a Giovanni a terra che perdeva sangue e si lamentava; è sceso in cantina per prendere il cibo per i cani e poi è andato a governarli. Infine, tornando sui suoi stessi passi ed evitando nuovamente il corpo del fratello, e’ risalito al primo piano e si e’ chiuso nella sua camera. Sapeva che prima o poi sarebbero arrivati i carabinieri e i soccorsi, anche se non aveva sentito la nuora telefonare per chiedere aiuto.