Lucca, Paola Solani ha ucciso il figlio e poi si è suicidata: “Sono malata”

Pubblicato il 5 Aprile 2010 - 13:40 OLTRE 6 MESI FA

E’ stata Paola Solani a uccidere il figlio prima di suicidarsi, a Lucca. I due cadaveri erano stati trovati il 4 aprile nella casa in cui abitavano. La donna, 62 anni, ha lasciato delle lettere: “Sono malata, sono stata io a uccidere, non incolpate mio marito né altri”.

I messaggi sono stati trovati dal marito e dalla polizia all’interno dell’abitazione della famiglia, a Lucca, dove ieri sera c’é stato l’omicidio-suicidio. Il figlio Angelo Marchi aveva 39 anni.

La donna, prima di compiere il gesto, aveva lasciato in terra davanti all’ingresso di casa un messaggio per il marito, cardiopatico, con la scritta “Non entrare”. L’uomo ha così chiamato la polizia che ha scoperto i cadaveri. Secondo quanto risulta, la famiglia non aveva problemi economici.

Oltre all’avviso per il marito, Paola Solani avrebbe lasciato due lettere: in una parla della sua malattia, in un’altra – diretta alle forze dell’ordine – si attribuisce la responsabilità dell’omicidio-suicidio che, secondo la polizia, sarebbe da attribuire proprio alla malattia della donna.

Paola Solani soffriva di una patologia all’apparato digerente che le arrecava disturbi frequenti e cure mirate. La donna nei suoi scritti avrebbe espresso anche qualche preoccupazione per il figlio, anche se per gli inquirenti non sarebbe questo un motivo prevalente nella vicenda.

Angelo Marchi era laureato in scienze economiche ed era tornato a vivere con i genitori dopo un periodo trascorso all’estero per lavoro. La donna ha attuato il piano omicida in assenza del marito, Giuseppe Marchi, un geometra in pensione, che era uscito di casa per acquistare un farmaco.

I cadaveri erano nella camera da letto del figlio. È qui che la donna ha sparato con la pistola del marito e poi, rivolgendo l’arma contro se stessa, si è uccisa.