Maltempo, Toscana in ginocchio. Lago Massacciuccoli sta per esondare

Pubblicato il 28 Dicembre 2009 - 18:18 OLTRE 6 MESI FA

Il maltempo continua a flagellare l’Italia: la situazione più drammatica è in Toscana, dove le abbondanti piogge degli ultimi giorni hanno portato all’isolamento di molti comuni e al rischio esondazione per il lago Massacciuccoli.

“Se le piogge previste nei prossimi giorni saranno consistenti e quei circa 200 metri di argine del Serchio crollati a Nodica non saranno ripristinati, c’é il rischio che una nuova piena faccia esondare il lago di Massaciuccoli allagando la zona industriale di Montramito, Massarosa e in parte Torre del Lago”. L’allarme è lanciato dall’assessore regionale alla Difesa del suolo e servizio idrico, Marco Betti.

Dopo l’alluvione che ha colpito la regione negli scorsi giorni, un team di esperti di rischi idraulici ed idrogeologici della Protezione Civile è partito per la Toscana dove coordinerà gli interventi per la messa in sicurezza del lago Massacciuccoli, che rischia di esondare non solo per le abbondanti piogge ma anche per la rottura degli argini del fiume Serchio.

Sul posto decine di tecnici, esperti e militari stanno cercando di ridurre il livello del lago e ricostruire gli argini del fiume. Come spiegano dalla Protezione Civile, si sta operando in due direzioni.

Il primo intervento riguarda direttamente il lago Massaciuccoli: si sta tentando di rialzare gli argini sia dal lato di Viareggio sia da quello di Massarosa e, contestualmente, si sta operando con delle idrovore in grado di pompare fuori 3,2 metri cubi di acqua al secondo. Si sta inoltre predisponendo un piano affinché, in caso di necessità, sia garantita nei tempi più rapidi possibile la messa in sicurezza della popolazione.

L’altro intervento che i tecnici stanno facendo in queste ore è quello di cercare di ripristinare l’argine del fiume Serchio, che ha ceduto per un fronte di circa 200 metri con uno sprofondamento di oltre 5 metri sul minimo d’alveo.

L’allerta ha coinvolto i centri della Versilia: i comuni di Viareggio, Camaiore e Massarosa stanno preparando i piani di evacuazione in previsione dell’ondata di maltempo che dovrebbe avere il proprio culmine tra il 30 e il 31 dicembre.

Intanto nella provincia di Lucca 13 frazioni sono rimaste isolate. Secondo il presidente della Provincia Stefano Baccelli, le priorità sono ricostruire gli argini, bonificare le frane, ripristinare la viabilità e la rete idrica.

Invece la Provincia di Pisa ha chiesto alla Protezione Civile 500 mila sacchetti di sabbia per poter affrontare «la presumibile esondazione del Serchio ».

Tutta la situazione avrà gravi ripercussioni anche a livello economico su tutta la Toscana. Come sottolinea il governatore Claudio Martini, per il momento servono almeno 100 milioni: 10-15 milioni indispensabili per interventi di somma urgenza; altri 60-70 per il ripristino degli argini e delle infrastrutture danneggiate dalle frane; 20-30 milioni di contributi alle famiglie e alle aziende.

Da parte sua, la Regione Toscana metterà subito a disposizione 4 milioni per le urgenze a disposizione degli enti locali; saranno reperiti inoltre 50 milioni, in forma di anticipo, dal capitolo della Difesa del suolo (già destinati ad altre opere) e in parte dai fondi Fas.

Ma per il presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, solo nel suo territorio «i danni ammontano a 100 milioni». E la Coldiretti fa sapere che le aziende agricole pisane danneggiate sono almeno 200, con raccolti perduti per oltre 2 milioni.

Non solo Toscana, comunque. Nelle province di Bergamo, Brescia e Sondrio, i danni sono stimati in circa 5,7 milioni di euro. I danni maggiori si sono verificati nella provincia di Sondrio, per un ammontare di circa 3 milioni 680 mila euro, seguita da quella di Brescia (un milione 776 mila) e di Bergamo (246.500 euro).

In Liguria sono state segnalate frane nel Levante genovese a causa della pioggia. La situazione più preoccupante è segnalata sulla provinciale 58b della Crocetta, chiusa all’altezza del comune di Coreglia Ligure nel tratto compreso tra la Val Fontanabuona e il valico della Crocetta per la caduta di massi dal versante sovrastante.

In Sicilia, sono rimasti fermi i traghetti che Sicilia raggiungono Pantelleria e Lampedusa e Linosa. Collegamenti a singhiozzo anche per le isole Eolie.

Le previsioni dei prossimi giorni non inducono all’ottimismo: secondo gli esperti, anche Capodanno sarà all’insegna del maltempo: una perturbazione proveniente dall’Atlantico raggiungerà l’Italia già dal 29 dicembre, portando venti forti su Sardegna e Sicilia, mentre il 30 è atteso un peggioramento sul centro-sud.

Per l’ultimo dell’anno è previsto maltempo su buona parte delle regioni italiane: la perturbazione inizierà ad interessare il centro-nord, con possibili piogge e temporali localmente anche intensi sul nord-est e sull’alto e medio versante tirrenico. Un miglioramento, soprattutto al nord, è previsto per il 1 gennaio.