Marrazzo, carabinieri indagati per rapine in casa: favorivano banda rumena

Pubblicato il 7 Novembre 2009 - 20:18 OLTRE 6 MESI FA

marrazzoI quattro carabinieri coinvolti nell’inchiesta su Piero Marrazzo rischiano una nuova incriminazione: oltre ad aver ricattato l’ex governatore del Lazio per l’ormai celebre video hard che lo ritraeva in compagnia di un trans, Luciano Simeone, Carlo Tagliente, Antonio Tamburrino e Nicola Testini rischiano adesso di finire in mezzo ad una vicenda di furti.

Al vaglio degli inquirenti ci sono, inoltre, altre ipotesi di lavoro: una di queste verte sulla possibilità che i carabinieri ritenuti infedeli, o quantomeno alcuni di essi, possano aver protetto la banda di romeni che, nella scorsa primavera, ha messo a segno diverse rapine, tra cui anche una nell’abitazione di Renzo Arbore.

Il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pm Rodolfo Sabelli non escludono che i militari possano avere “coperto” i ladri. Il sospetto sarebbe nato dalle parole pronunciate da alcuni trans durante gli interrogatori: l’ipotesi è che i carabinieri abbiano consentito alla banda di rapinatori romeni di agire indisturbata.

Tra le vittime illustri, oltre ad Arbore, ci sarebbero un ex direttore del Tg1 e Dino Zoff: la banda entrava in azione nel cuore della notte, terrorizzava i proprietari di casa, prendeva tutto e andava via. Uomini con accento straniero. Adesso gli inquirenti stanno verificando quali colpi siano rimasti senza responsabili.