Maxi concorsi restano a Roma. Tar annulla ordinanza, Alemanno farà ricorso

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 13:33 OLTRE 6 MESI FA
Maxi concorsi restano a Roma: Tar annulla ordinanza di Alemanno (Foto LaPresse)

ROMA – I maxi concorsi restano a Roma. Il Tar del Lazio ha annullato l’ordinanza con la quale il sindaco Gianni Alemanno, in qualità di Commissario all’emergenza traffico, nel maggio 2012 ha stabilito che i concorsi con più di 3000 partecipanti debbano essere svolti fuori del Grande Raccordo Anulare. Il Comune di Roma dovrà pagare le spese giudiziarie che ammontano a 4mila euro e intanto Alemanno ha già annunciato che farà ricorso al Consiglio di Stato

Pubblicato il dispositivo di sentenza, ora si attendono le motivazioni della decisione. Due i ricorsi proposti, entrambi da parte dell’Ergife Polo Congressuale, che spesso ospita maxi concorsi, per sollevare una serie di profili d’illegittimità: alcuni di carattere procedimentale, altri relativi alla ritenuta carenza di motivazione del provvedimento del sindaco Alemanno. Con un secondo ricorso, la stessa struttura congressuale ricorrente, sollecitava l’annullamento del ‘no’ alla deroga richiesta dell’ordinanza per lo svolgimento delle prove selettive nella capitale.

L’ordinanza del sindaco Alemanno arrivò dopo che lo scorso aprile il traffico di Roma nord andò in tilt per i test di Medicina dell’Università cattolica ospitati all’Ergife hotel. Ai test parteciparono circa ottomila candidati e  l’afflusso dei partecipanti all’Ergife mandò in tilt la zona dell’Aurelia con code fino a 22 chilometri e risentimenti fino a Fregene.

Alemanno ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato: “Ricorreremo quindi al Consiglio di Stato per ottenere la cancellazione della sentenza del Tar. Chiederemo anche la sospensiva di questa sentenza per evitare che, in attesa di decisioni del Consiglio di Stato, ci siano nuovi concorsi con esiti devastanti per il traffico nella Capitale – conclude il Sindaco – che già deve misurarsi con i problemi derivanti dalle manifestazioni e dai cortei”.

Il sindaco ha poi aggiunto: “La sentenza del Tar che annulla la nostra ordinanza per lo svolgimento dei concorsi con oltre tremila partecipanti fuori dal Raccordo Anulare, è completamente contraria agli interessi della città, che non possono essere sottoposti a quelli di un gruppo imprenditoriale che da anni paralizza Roma con maxi concorsi incompatibili col sistema viario”.