Melania Rea: i coltellini delle reclute non sono l’arma del delitto

Pubblicato il 9 Maggio 2011 - 11:54 OLTRE 6 MESI FA

ASCOLI PICENO – Un nuovo sviluppo nelle indagini sull’omicidio di Melania Rea. Stavolta gli inquirenti si sono concentrati sull’arma del delitto. Nel faccia a faccia tra il marito della donna, Salvatore Parolisi, e gli investigatori c’é anche un accenno ai coltelli che qualche giorno fa i carabinieri del Ros hanno acquisito in un’armeria di Ascoli per compararli con l’arma del delitto.

Coltelli che le soldatesse sono solite regalare ai loro istruttori a fine corso. “Lui mi aveva pure raccontato che a volte è successo che agli istruttori regalano un coltello, ma non a lui, ad altri istruttori, a lui mai”, ha riferito la ragazza, il caporale Ludovica P., 27 anni.

Proprio domenica su quelle armi è arrivato il responso dei rilievi che hanno dato esito negativo: le armi sarebbero risultate incompatibili con le ferite riscontrate sul corpo della vittima.