Meredith, in carcere per droga il clochard che testimoniò contro Amanda e Raffaele

Pubblicato il 25 Febbraio 2011 - 16:36 OLTRE 6 MESI FA

PERUGIA – Un ordine di carcerazione per una condanna definitiva ad un anno e sei mesi di reclusione per droga è stata eseguito dalla polizia nei confronti del clochard Antonio Curatolo, uno dei testimoni del processo per l’omicidio di Meredith Kercher. In particolare, Curatolo, durante il processo davanti alla Corte d’assise di Perugia per l’omicidio della studentessa inglese, riferì come testimone di aver visto Amanda Knox e Raffaele Sollecito insieme, la sera dell’omicidio, al campetto di basket di Piazza Grimana, poco distante dalla casa del delitto.

Circostanza, questa, che Amanda e Raffaele (condannati in primo grado a 26 e 25 anni di carcere) hanno sempre negato. Nei confronti dei due ex fidanzatini è in corso a Perugia il processo di appello. La prossima udienza è fissata per il 12 marzo, quando ad essere sentiti in aula saranno alcuni dei testi indicati dalla difesa di Raffaele Sollecito, proprio in relazione alle dichiarazioni di Curatolo che affermò di aver visto i due ragazzi in piazza Grimana quella sera fino all’arrivo degli autobus navetta che solitamente collegano la zona con alcune discoteche del perugino.

La versione del clochard, secondo i legali di Raffaele non è credibile e per questo hanno chiesto e ottenuto di sentire in aula alcuni testimoni, tra cui un ‘pr’ e i titolari di due discoteche del capoluogo umbro. A chiedere invece di risentire in aula, come prova contraria, Antonio Curatolo, è stata la procura generale. Il clochard dovrebbe essere sentito durante una delle prossime udienze.