Né scollature, né minigonne: i presidi di Milano chiedono più decoro

Pubblicato il 12 Aprile 2012 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Niente scollature, né minigonne. Altrimenti lezioni sospese. I presidi degli istituti superiori Vespucci ed Einstein di Milano hanno richiamato gli studenti al decoro. La circolare dei presidi è chiara: “Né mini e micro gonne, né pantaloni corti o canottiere. La scuola non è né una palestra di aerobica né un lido marino”. La primavera sta arrivando ed ai primi “sintomi” di gambe troppo scoperto il richiamo al “comune senso del pudore” è scattato.

Edgardo Pansoni, preside del liceo scientifico Einstein, ha detto: “Mi è già capitato di notare, senza bisogno di occhiali, un uso disinvolto di camicette dotate di vistose scollature”. Anna Pari, preside dell’istituto alberghiero Vespucci, si è appellata all’articolo 5 del regolamento scolastico che ricorda ai ragazzi che ai laboratori di sala e in cucina si accede solo con la divisa, perché andare a scuola sia come presentarsi “ad un colloquio di lavoro cui venga richiesta bella presenza, buona educazione, capacità di relazionarsi e comunicare”. La Pari ha sottolineato: “Se dovessero sorgere dubbi sono da evitarsi pantaloni corti (di qualsiasi lunghezza), pantaloncini, mini o microgonne, canottiere e consimili”.

Nelle altre scuole il clima sembra tranquillo. Carola Feltrinelli, preside dell’Istituto tecnico Moreschi, ha detto: “Una circolare sull’abbigliamento? Non serve. I miei studenti non hanno mai superato il limite della decenza, sono estrosi a volte ma questo non è un problema. Se dovesse capitare comunque credo che sceglierei il dialogo, funziona più di una circolare”. Nicolina Francavilla, preside del Virgilio, ha dichiarato: “I liceali milanesi? Non ho notato né mini, né scollature, anzi, mi sembra che prediligano lo stile sportivo, vedo soprattutto felpe e jeans. Nulla di irrispettoso”.