Napoli: sequestrati 500mila dollari falsi, sei arresti

Pubblicato il 18 Aprile 2012 - 16:40 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI – Sei persone arrestate per riciclaggio di dollari statunitensi falsi e oltre mezzo milione di banconote da 50 dollari abilmente contraffatte sequestrate. E' il risultato di un'indagine eseguita dai militari del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Napoli che hanno eseguito oggi sei ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Sezione Reati di Criminalita' Economica della Procura della Repubblica partenopea.

L'ingente somma era stata versata in un istituto bancario di Napoli per conto di imprenditori del settore immobiliare romano, che figurano tra i destinatari dei sei provvedimenti. Le persone coinvolte sono anche indagate per spendita di monete false. L'attivita' investigativa ha preso il via nell'aprile del 2011, dopo una denuncia presentata alla Guardia di Finanza. Attraverso le indagini venne appurato che le banconote false erano state consegnate in un istituto di credito da uno degli indagati, titolare di un conto corrente in una filiale di Napoli, per un'operazione di negoziazione di valuta estera. La GdF ha eseguito intercettazioni telefoniche sulle utenze dei soggetti coinvolti nella vicenda, perquisizioni locali e personali nei confronti di alcuni di essi e accertamenti bancari nei confronti dei principali indagati.

Da quanto e' emerso dalla perizia sulle banconote false le banconote da 50 dollari erano state riprodotte in maniera molto accurata con carta d'alta qualita'. Gli arresti effettuati oggi non rappresentano l'atto conclusivo delle indagini che proseguono soprattutto per accertare dove e chi abbia falsificato le banconote da 50 dollari.

In carcere sono finiti Italo Pittala', 46enne di San Teodoro (Messina) e Tullio Blando, di 43 anni, nato a Pomezia (Roma). Per le altre quattro persone – Tullio Ciancio e Giovanni Diana, entrambi nati a Napoli, rispettivamente di 52 e 32 anni, Francesco Iovine, 44enne di Villaricca (Napoli) e Bruna Petitta 68enne di Ariccia (Roma) – sono stati invece disposti gli arresti domiciliari.