Nicola Tanturli, come vive la famiglia. Il racconto del giornalista Giuseppe Di Tommaso: “Nel 2021 non me lo sarei aspettato”

di Daniela Lauria
Pubblicato il 25 Giugno 2021 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA
Nicola Tanturli, il giornalista Giuseppe Di Tommaso che lo ha salvato: "Ho visto come vivono, nel 2021 non te lo aspetti"

Nicola Tanturli, il giornalista Giuseppe Di Tommaso che lo ha salvato: “Ho visto come vivono, nel 2021 non te lo aspetti” (foto Ansa)

Senza luce, né gas, in mezzo ai boschi: vive così la famiglia del piccolo Nicola Tanturli tra pascoli, capre, oche, cani nel mezzo di un Appennino incontaminato. A raccontarlo a Storie Italiane è Giuseppe Di Tommaso, il giornalista della Vita in Diretta che ha salvato il bambino, disperso per quasi 2 giorni tra i castagneti di Campanara, frazione di Palazzuolo sul Senio, prima di essere ritrovato.

Ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane, il cronista racconta di come è la vita in quella sorta di eco-villaggio ai confini tra la Toscana e l’Emilia Romagna. 

Nicola Tanturli, la vita tra i boschi del Mugello

“Siamo entrati in casa – spiega Di Tommaso – abbiamo visto come vivono e tutti i dubbi spariscono. È un modo di vivere particolare, io non mi sarei mai aspettato una situazione così nel 2021. Stanno senza corrente elettrica, senza gas. Non esiste nessuna forma di tecnologia. Vivono con quello che coltivano e ci sono gli animali”.

I bambini sono soliti seguire i genitori anche nella conduzione delle capre lungo più sentieri che si dipartono dalla sterrata principale e si incrociano per centinaia di ettari. E’ possibile che Nicola, con la luna piena, abbia seguito una di queste vie da pastori e poi si sia smarrito, zigzagando tra prati e foresta, forse dormendo al riparo di edifici rurali abbandonati. 

Nicola Tanturli, Giuseppe Di Tommaso: “Io ho visto solo amore”

“I bambini vanno sempre tutelati – sottolinea Eleonora Daniele – se è successa questa cosa devono fare più attenzione”.

Ma a chi solleva dubbi sulla famiglia e l’adeguatezza della mamma e del papà Giuseppe Di Tommaso risponde: “Io ho trovato dei genitori che dopo la disperazione hanno trovato la serenità e la consapevolezza di avere il loro bambino dentro casa. Sono stato con loro senza telecamere e ho visto soltanto amore”. 

Nicola Tanturli, il ritrovamento

Di Tommaso ricorda poi di come ha fatto a trovare il piccolo Nicola, scomparso da 36 ore. “Avevo bisogno di stare da solo e l’ho trovato – spiega – Non riesco a darmi una risposta perché ho sentito l’esigenza di fermarmi proprio in quel punto?”.

“Vedere quella mamma che abbracciava il bambino che davano per spacciato quando sono arrivato è stato un’emozione incredibile. Vedere i bacini del bambino è stato qualcosa di straordinario. Io non sono genitore, ma mi sono sentito padre di quel bambino”.