Ok a nuova dose vaccino ogni anno, si studia piano per richiamo ogni 12 mesi

Sono le indicazioni, derivanti da un'analisi delle migliori evidenze scientifiche, formulate dalla Società Italiana d'Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) e dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), in mancanza di un Piano operativo per la prossima stagione.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 6 Luglio 2023 - 13:07 OLTRE 6 MESI FA
vaccino covid

foto ANSA

Si raccomanda l’uso di una nuova dose di vaccino contro il Covid-19 nel periodo autunnale, ogni 12 mesi: sono le indicazioni, derivanti da un’analisi delle migliori evidenze scientifiche, formulate dalla Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) e dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), in mancanza di un Piano operativo per la prossima stagione.

Si studia piano per nuova dose di vaccino contro il Covid

Devono essere coinvolti tutti gli over 50, coloro – tra i 6 mesi e i 50 anni – con condizioni di fragilità e gli operatori sanitari dopo 12 mesi dall’ultima vaccinazione ricevuta. Il richiamo dopo 6 mesi, invece, è raccomandato per tutti gli over 75, per tutti al di sopra di 6 mesi d’età con condizioni di immuno-compressione moderata o grave, per le donne in gravidanza (a distanza di 6 mesi dalla precedente).

Un richiamo ogni 12 mesi per tutti

Per tutti gli altri individui, invece, è consigliata una dose annuale di vaccino (ogni 12 mesi). “Il nostro Paese, tra i pochi a livello europeo non ha ancora definito un piano di vaccinazione contro il Sars-CoV-2 per proteggere la popolazione, soprattutto quella fragile, nella prossima stagione autunnale – dichiara Roberta Siliquini, Presidente SItI -. Attualmente la copertura vaccinale è molto bassa, e si continuano a contare circa 13 morti al giorno”.

Le raccomandazioni della Siti e Simit

La SItI e la SIMIT, così, hanno stilato delle raccomandazioni, sulla base delle migliori evidenze scientifiche e delle coperture vaccinali, nonché dell’andamento della patologia, utili a fornire indicazioni a ‘decision-maker’ e operatori sanitari, per la definizione di una strategia vaccinale. Secondo le due Società inoltre bisogna tenere una piattaforma vaccinale più ampia possibile, mantenendo sia i vaccini a mRNA, sia quelli proteici adiuvati, al fine di garantire la scelta più opportuna per ciascuno. Queste raccomandazioni andranno aggiornate sulla base dell’evoluzione delle varianti e della situazione epidemiologica.

I dati dell’European Center for Disease Prevention and Control “suggeriscono che una campagna di vaccinazione autunnale con un’elevata adesione nelle persone Over 50 potrebbe ridurre fino al 32% delle ospedalizzazioni da Covid-19 entro la fine di febbraio 2024 – sottolinea Claudio Mastroianni, Presidente di SIMIT -In particolare la raccomandazione è quella di concentrarsi sulla vaccinazione degli over 50 e di altri gruppi vulnerabili durante autunno e inverno, in combinazione con la campagna di vaccinazione antinfluenzale”. 

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