Papilloma virus, anche gli uomini rischiano il contagio

Pubblicato il 29 Marzo 2011 - 13:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Anche gli uomini vanno vaccinati contro il Papillomavirus umano (HPV). Le tre più importanti società scientifiche che si occupano di patologie maschili hanno sottolineato che un recente studio pubblicato sul Lancet ha dimostrato come nel corso della vita il 50% degli uomini, quindi 1 su 2, potrebbe contrarre un’infezione da Hpv.

La Società Italiana di Andrologia (SIA), la Società Italiana di Urologia (SIU) e la Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) hanno lanciato l’appello: estendere la vaccinazione anche ai maschi di 12 anni, raccomandare a livello regionale l’avvio di programmi di vaccinazione anti Hpv a prezzo agevolato (come gia’ avviene per le donne) e attuare progetti di sensibilizzazione non solo sui condilomi, ma su tutte le patologie Hpv correlate che riguardano il maschio.

Ecco le conclusioni raccomandate da una giuria di esperti a chiusura lavori, convalidate da numeri che ne dimostrano l’attualità: dai dati raccolti dal Sistema di Sorveglianza Sentinella delle infezioni sessualmente trasmesse (IST), che fa capo all’ISS, emerge infatti che in Italia il 73% circa degli uomini, con un’età media di 33 anni, sviluppa una condilomatosi. Un virus temuto dalle donne, pericoloso anche per il mondo maschile, “causa di numerose patologie come il cancro del pene, il cancro dell’ano, del tratto orofaringeo ed i condilomi genitali, causate dai tipi di Hpv 6, 11, 16 e 18”, spiega Vincenzo Gentile, ordinario di Urologia, Università La Sapienza.

Nel corso dell’incontro sono stati diffusi i numeri delle patologie Hpv correlate nel maschio: cancro anale (88-94%), cancro al pene (40%), alla faringe (25%), della cavità orale (10%); condilomi genitali (oltre 90%).