Omicidio in provincia di Ferrara. Anziano ucciso a colpi di pietra

Pubblicato il 4 Maggio 2012 - 22:38| Aggiornato il 5 Maggio 2012 OLTRE 6 MESI FA

COMACCHIO (FERRARA) – Lo hanno ucciso a colpi di pietra o, forse, colpendolo con un pezzo di legno. E’ morto così Luciano Spadari, 74 anni, titolare di un vivaio a San Giuseppe di Comacchio, frazione di 2.300 abitanti in provincia di Ferrara. A trovare il cadavere, all’interno dello stesso vivaio, e’ stato il fratello della vittima, che da giovedi’ non aveva piu’ sue notizie.

Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Ferrara Barbara Cavallo, sono condotte dai carabinieri, che si trovano ancora sul posto, al civico 72/a della via Romea. Li’ la vittima, secondo quanto si apprende, lavorava e viveva da solo, dopo la separazione dalla moglie. Il cadavere era riverso a terra in giardino, seminascosto dalle piante, in una pozza di sangue e con il cranio fracassato dai colpi.

I militari della scientifica stanno ora esaminando la scena del crimine, alla ricerca di eventuali tracce che possano dare una spiegazione a un omicidio all’apparenza senza movente, mentre gli investigatori dell’Arma ascoltano in caserma – a Comacchio – i famigliari della vittima e alcuni dipendenti del vivaio, tra i quali figurano anche alcuni stranieri.

Sospetti, al momento, non ce ne sono e per questo motivo i carabinieri agli ordini del capitano Luca Nozza non escludono nessuna pista. Sul posto anche il comandante provinciale dell’Arma, colonnello Antonio Labianco.

Quello di Spadari è il quarto omicidio compiuto dall’inizio dell’anno nel Ferrarese. Il primo risale a inizio anno: Sergio Rubini, 52enne di Voghiera, uccide con 23 coltellate la 31enne rumena Lenuta Lazaz e getta il cadavere in un canale a Ostellato, dove viene ritrovata il 4 gennaio. La notte tra pasqua e Pasquetta, il 9 aprile, il 46enne Marco Paltrinieri viene ucciso a colpi di coltello per motivi ancora sconosciuti da Federico Fantoni. Il suo corpo verra’ ritrovato la mattina seguente in via Galvani a Cento. Infine pochi giorni fa, il 29 aprile, Tarek Hamad, 26enne tunisino, viene trovato morto dissanguato nel sottomura di via Baluardi. In queste ore la polizia potrebbe riuscire a chiudere il cerchio su tutti i sospettati dell’omicidio.