Onorevoli gay e omofobi: in arrivo i nomi sul web. Poi attori e prelati

Pubblicato il 15 Settembre 2011 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – I nomi, 10 per volta, dei politici omosessuali e contemporaneamente omofobi. Nomi che saranno pubblicati e mandati in anteprima via mail ad alcuni giornalisti, a partire dal 23 settembre. L’iniziativa nasce su ispirazione di Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia ed ha come origine la bocciatura della legge sull’omofobia.

Mancuso assicura che, a fine lavori, di nomi nel blog “listaouting” ce ne saranno oltre 100. In ogni caso non sarà direttamente il presidente di Equality Italia a mettere in atto l’iniziativa che promette di avere conseguenze penali a cascata. Dell’immissione e della cura del blog si occuperanno infatti un numero indefinito di attivisti, rigorosamente anonimi.

“Quando venne bocciata la legge sull’omofobia mi sono davvero arrabbiato e ho pensato di fare una cosa che all’estero avviene spesso – spiega a Repubblica Mancuso – cioè far arrivare ai giornali tramite il web i nominativi di politici non dichiarati”. Ma gli anonimi dell’outing non si limiteranno ai politici. Dopo di loro, assicura sempre Mancuso, toccherà ad attori e religiosi.

Bellicoso, intanto, il messaggio che compare sul blog: “Questa iniziativa nasce per riportare un po’ di giustizia in un paese dove ci sono persone non hanno alcun tipo di difesa rispetto agli insulti e gli attacchi quotidiani da parte di una classe politica ipocrita e cattiva. L’outing (termine che viene usato in modo sbagliato dai giornalisti italiani che sono in molti casi ignoranti e pigri) è uno strumento politico duro ma giusto. In cosa consiste: dichiarare pubblicamente la pratica omosessuale o di altre differenti sessualità di politici (single, sposati, conviventi), preti, persone note e influenti, che attraverso azioni concrete e prese di posizione offendono e discriminano le persone gay, lesbiche e transessuali. Il primo elenco che pubblichiamo, altri ne seguiranno nei prossimi mesi e anni, è composto da 10 politici. Disponiamo dei nominativi di una decina di alti prelati, di altre personalità del mondo dello spettacolo e della tv. Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell’ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull’omofobia. Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell’informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente”.