Omicidio Pasolini, isolato il dna di un terzo uomo

Pubblicato il 7 Novembre 2011 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 7 NOV – Sono in corso su iniziativa dei carabinieri del Ris le comparazioni del dna di un uomo, isolato dai reperti custoditi nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Pierpaolo Pasolini ucciso nella notte tra l’1 ed il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia, sul litorale romano. In questo modo si cerca di risalire a chi appartenga.

Gli accertamenti hanno preso spunto proprio dalla scoperta di una traccia biologica, della quale parla oggi il ‘Messaggero’, il cui profilo è diverso da quello della vittima e da quello di Pino Pelosi, l’uomo condannato per quel delitto a nove anni di reclusione, trovata su una tavoletta utilizzata per colpire lo scrittore-regista. Una scoperta che sembra confermare la presenza di almeno un’altra persona sulla scena dell’omicidio.

La traccia isolata è attualmente sottoposta a comparazione con i dna conservati nell’apposita banca dati e con quelli di possibili sospetti. Ma allo stato, emerge da ambienti investigativi, non ci sono ancora risultati positivi ne’ tantomeno la certezza di poter ricondurre il deposito di quella traccia biologica al momento dell’omicidio.

L’inchiesta giudiziaria, la quarta sul delitto avvenuto 36 anni fa, sono ripartite nel 2010. La precedente, aperta sulla base di dichiarazioni di Pelosi il quale, in un’ intervista televisiva, chiamò in causa tre persone precisando di non conoscerne le identità e negando di essere l’assassino, era stata archiviata nel 2005.