Refrontolo (Treviso), sotto accusa produttori Prosecco. Replica: “Ignoranti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 5 Agosto 2014 - 08:21 OLTRE 6 MESI FA
La cascata del Molinetto

La cascata del Molinetto

TREVISO – La procura di Treviso ha aperto un fascicolo, ipotesi di reato disastro e omicidio colposo plurimo. Un atto dovuto dopo la tragedia di Refrontolo.

Sotto accusa anche chi coltiva le vigne nella zona che, secondo alcuni, potrebbero esser all’origine della tragedia. Accusa a cui risponde duramente Filippo Taglietti, tecnico del Consorzio del Prosecco:

“In Italia – dice Taglietti – non appena accade una tragedia, scatta la caccia al capro espiatorio di turno. Volano profezie, giudizi, fesserie che lasciano il tempo che trovano. Spuntano “esperti” che non riescono ad accettare, o non vogliono, l’imprevedibile accadimento della caduta di un’eccezionale massa d’acqua. E’ stato un luglio molto piovoso, in un territorio fragile sotto il profilo idrogeologico, soggetto a frane e smottamenti. La terra argillosa è satura d’acqua, non riesce più a drenare. Il torrente Lierza, al Molinetto, si restringe, basta poco per creare una barriera e creare le premesse dell’esondazione.

Le accuse ai coltivatori di vigne sono ridicole. Sono loro i custodi, le piantagioni seguono l’andamento delle colline, in modo da rispettare il sistema dei reflui delle acque, uguali da secoli, proprio per proteggere le piante, la terra, la casa, la proprietà, il reddito. E’ una vigilanza continua, quasi maniacale del territorio. Mettere sotto accusa le vigne per quello che è accaduto è solo segno di totale ignoranza”.