Sicilia, boom di contagi ma resta zona bianca grazie alla delibera “svuotareparti”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 20 Agosto 2021 - 10:33 OLTRE 6 MESI FA
Sicilia, boom di contagi ma resta zona bianca grazie alla delibera "svuotareparti"

Sicilia, boom di contagi ma resta zona bianca grazie alla delibera “svuotareparti” FOTO ANSA

In Sicilia è boom di contagi, anche nelle ultime 24 ore, ma nonostante ciò la Regione resterà zona bianca per un’altra settimana almeno. Così tutta l’Italia sarà zona bianca fino a fine mese. Non c’è infatti un cambio di colore per la Sicilia da bianco a giallo in base ai dati del monitoraggio settimanale. Secondo quanto si apprende i parametri sarebbero ancora dentro le soglie, ma con una sorta di escamotage.

Perché la Sicilia resta zona bianca?

Ieri in Sicilia sono stati complessivamente 1.377 nuovi positivi su 16.265 tamponi processati, dove gli attuali positivi sfondano quota 20mila (20.702). Ma la retrocessione in zona gialla, stando a quanto riporta livesicilia.it, è evitata anche grazie alla delibera “svuotareparti” firmata dal direttore del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica. Delibera che autorizza le aziende sanitarie siciliane a dimettere, anche se positivi al Covid, pazienti che non abbiano febbre da 48 ore. Che abbiano una saturazione uguale o superiore a 92% o 90% per i cronici da almeno 48 ore, che non siano in ossigenoterapia, che siano emodinamicamente stabili e “autosufficienti nella gestione delle attività quotidiane”. 

I contagi nelle altre Regioni

Sono 18 le Regioni classificate a rischio moderato. Le restanti 3 Regioni (Lombardia, Veneto e Lazio) risultano classificate a rischio basso, secondo i dati contenuti nella bozza del monitoraggio Iss-Ministero della Salute all’esame oggi della Cabina di regia. Inoltre nessuna Regione/PA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica” ma i tassi salgono: in intensiva aumento al 4,9% (rilevazione giornaliera ministero), da 322 ricoverati (10 agosto) a 423 (17 agosto), in aree mediche a 6,2% (da 2.880 a 3.472); in 12 Regioni/PA allerte di resilienza. Nessuna con molteplici allerte.