Soldi in cambio di mutui, indagato il direttore di una banca di Pesaro

Pubblicato il 14 Aprile 2010 - 19:52 OLTRE 6 MESI FA

“Mazzette” oppure beni mobili e immobili in cambio della concessione di mutui, approfittando del suo ruolo di direttore di banca. È il quadro delle pesanti accuse nei confronti del responsabile di filiale di un istituto di credito in un Comune costiero della provincia di Pesaro Urbino, indagato dalla Procura per estorsione, appropriazione indebita, minacce, violenza privata ai danni di ditte edili in difficoltà economiche.

Secondo la polizia tributaria, che ha svolto le indagini, l’uomo avrebbe chiesto soldi in cambio di mutui, con richieste estorsive. E potendo controllare i conti delle vittime non avrebbe avuto scrupoli a minacciare azioni di fallimento nei confronti degli imprenditori. Non solo, l’uomo avrebbe esercitato in modo conflittuale la funzione di responsabile di filiale, partecipando direttamente ad attività societarie (con dei parenti a fare da prestanome), cui intestava quote societarie e immobili (case e negozi) facenti capo agli imprenditori correntisti che subivano l’estorsione.

A casa sua, durante una perquisizione, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto e sequestrato ingenti quantità di denaro in contante e documenti relativi a proprietà immobiliari intestate ad altri. Gli investigatori hanno accertato illeciti profitti per 200-300mila euro derivanti dal giro di “affari” del funzionario. In caso di condanna per estorsione, l’uomo rischia da 5 a 10 anni di reclusione.