Suocero e nuora morti in casa a Spresiano (Treviso), uccisi a colpi d’arma da fuoco

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Giugno 2021 - 08:12 OLTRE 6 MESI FA
Suocero e nuora morti in casa a Spresiano (Treviso), uccisi a colpi d'arma da fuoco

Suocero e nuora morti in casa a Spresiano (Treviso), uccisi a colpi d’arma da fuoco FOTO ANSA

Un suocero e la nuora trovati morti in casa: si tratta di Lino Baseotto, 80 anni, e la nuora Bruna Mariotto (50 anni). I due sono stati trovati morti in una casa di Spresiano (Treviso), colpiti da arma da fuoco. La donna è stata trovata riversa in giardino, l’uomo in un capanno degli attrezzi, con accanto un fucile da caccia. Si presume un caso di omicidio-suicidio.

Suocero e nuora morti, il movente

Secondo i carabinieri il suocero avrebbe ucciso la nuora e poi si sarebbe tolto la vita a causa dei continui dissapori che c’erano tra i due. L’allarme è stato dato da un passante e un vicino, che hanno chiamato 112 sentendo le urla e gli spari. I hanno quindi interrogato i parenti e i conoscenti, ma la dinamica sembra accertata.

La donna è stata uccisa in giardino a fucilate mentre stendeva i panni, quindi l’anziano è entrato nel capanno, dove si è tolto la vita sparandosi un colpo alla testa. La causa, come detto, antichi dissapori tra i due.

Il cacciatore e la casalinga

Per compiere il gesto l’uomo ha utilizzato un fucile da caccia, sport di cui era da tempo appassionato. Lino Baseotto era in pensione da tempo mentre Bruna Mariotto, casalinga, da qualche anno non lavorava più. I vicini raccontano che i due spesso litigavano e in paese in molti sapevano dei loro rapporti ormai logorati.

La vittima era sposata con Claudio Baseotto, operaio impiegato alla Grigolin, che al momento della tragedia era a casa di amici. Gli inquirenti hanno ascoltato per tutto il pomeriggio i familiari e i vicini di casa per capire cosa possa aver spinto l’anziano a uccidere la nuora e poi a rivolgere l’arma verso se stesso per togliersi la vita. Come spiega Il Corriere Veneto, il litigio che è costato la vita alla donna sarebbe nato perché l’ottantenne riteneva particolarmente molesto il comportamento del cane della cinquantenne.