Taranto: sequestrate cozze pescate in acque inquinate

Pubblicato il 22 Maggio 2012 - 18:11 OLTRE 6 MESI FA

TARANTO – Maxi sequestro di cozze "inquinate" a Taranto: un ingente quantitativo di mitili, che erano stati raccolti dal primo seno del mar Piccolo, è stato sequestrato perché era stata violata l'ordinanza di divieto di prelievo e movimentazione dei molluschi a causa della presenza in quelle acque di diossine e pcb.

Al di sotto di un pontile della banchina Cariati erano stati sistemati 195 percolati di mitili (cozze nere) per un totale di circa 6 tonnellate, mentre su due unità nautiche ormeggiate in prossimità sono stati rinvenuti circa 550 kg di mitili destinati ad essere commercializzati.

Notando la presenza di ceste e materiale vario nascoste sul fondo nei pressi del pontile, alcuni militari si sono immersi rinvenendo, a circa 4 metri di profondità, 84 tra ceste e cassette contenenti complessivamente circa 1.7 tonnellate di frutti di mare di vario tipo (ostriche, coccioli, ecc.) anch'esse pronte per essere immesse sul mercato.

Tutto il prodotto ittico rinvenuto, per un totale complessivo di poco inferiore alle 8 tonnellate è stato sequestrato e successivamente distrutto, poiché detenuto in cattivo stato di conservazione e privo di documentazione di tracciabilità che ne attestasse la provenienza ed il possesso dei requisiti igienico-sanitari stabiliti dalla normativa vigente per il consumo umano. I conduttori dei due natanti sono stati denunciati per violazione dell'ordinanza sanitaria.