Torre del Lago (Lucca), donne scomparse: arrivano i Ris con i cani, spuntano i primi indagati

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 - 09:47 OLTRE 6 MESI FA

Ufficialmente si indaga per sequestro di persona e si scava alla ricerca di indizi utili a rintracciare Velia Claudia Carmazzi, 59 anni, e sua madre Maddalena Semeraro, 80 anni, scomparse alla fine di settembre a Torre del Lago (Lucca). Ma è il lapsus di un investigatore, che si lascia sfuggire la parola ”cadaveri”, a rivelare ciò che tutti, inquirenti compresi, temono. Intanto la procura di Lucca ha iscritto i primi nomi nel registro degli indagati. Per tutto il giorno di ieri, una ruspa ha scavato nel campo di proprietà di una società di cui fa parte il figlio della Carmazzi, David Paolini, e che è gestita dallo ‘zio’ Massimo Remorini. Proprio la’ inizia questa storia a tratti grottesca: là vivevano le due donne, dentro due camper; la’ sono state viste per l’ultima volta, il 22 settembre, da David. ”Mia madre – ha raccontato nei giorni scorsi – era in brutte condizioni fisiche. Poi ne ho perso le tracce, come pure di mia nonna. Temo il peggio per loro”.

Solo dopo una settimana, il 29, David ha presentato ai carabinieri una denuncia di scomparsa. Gli investigatori stanno cercando anche di ricostruire la situazione patrimoniale delle due donne. Erano in uno stato di indigenza che le costringeva a vivere nelle roulotte, ma avevano venduto due appartamenti a Viareggio. Secondo David, a gestire l’operazione è stato il cosiddetto ‘zio’, Remorini. Sempre secondo David, Remorini curava gli interessi delle due donne. Proprio a lui David si sarebbe rivolto quel 22 settembre, dopo aver visto la madre immobile nel letto della roulotte, come se fosse morta. In attesa di qualche dato certo, gli investigatori mantengono il riserbo su nomi e numero degli indagati che, secondo indiscrezioni non confermate, sarebbero almeno tre. Al lavoro delle ruspe, oggi si è affiancato quello dei carabinieri del Ris.

I militari hanno setacciato il furgone dello ‘zio’ Remorini, che ha assistito insieme al suo avvocato Giorgio Paolini: ”Dal primo momento – ha detto il legale – ci siamo messi a disposizione degli inquirenti, fornendo tutto il necessario per poter fare luce su questa vicenda. Ci auguriamo che le due donne siano vive”. Nelle ricerche e’ stato utilizzato un cane di razza bracco-tedesco, ‘Drata’, che e’ stato impiegato anche per le ricerche nel bergamasco di Yara Gambirasio.

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