Treviso: ex sindaco accusato di sfruttamento di prostituzione.

Pubblicato il 8 Giugno 2010 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA

Un arresto per prostituzione

Gli inquirenti hanno ormai concluso le indagini su Cesare Biasin. L’ex sindaco di Silea, provincia di Treviso, è accusato di sfruttamento della prostituzione. A suo carico un corposo dossier frutto di due mesi di indagini a tappeto in un complesso residenziale situato nella via Dell’Olmo. Gli investigatori hanno sentito anzitutto i residenti nella zona. Esasperati per il continuo viavai all’interno dell’edificio. «Vedevamo addirittura – ha racconta un residente al quotidiano La Tribuna di Treviso – le prostitute che, completamente nude, si facevano le foto nei terrazzini». È inoltre capitato che i clienti, non sapendo esattamente dove suonare, citofonassero agli altri inquilini, chiedendo candidamente “Scusi, sa dirmi dove abitano due ragazze romene?”. E molti avevano già preso in considerazione l’idea di vendere la casa.

Oltre alle testimonianze degli inquilini, gli inquirenti hanno raccolto anche le confessioni delle prostitute (sembra una decina, ma una volta partite le indagini c’erano solo due romene e un transessuale siciliano) e acquisito le immagini delle videocamere di sorveglianza all’interno del palazzo. Le indagini hanno confermato che Biasin risulta intestatario di uno dei tre appartamenti dove avveniva la prostituzione. E controllando la posta, si è scoperto che alcune bollette erano intestate all’ex sindaco. Secondo l’accusa, l’uomo si intascava circa cinquemila euro al mese per aver messo a disposizione gli appartamenti. Biasin ha negato comunque ogni coinvolgimento nello sfruttamento della prostituzione.