Università di Pavia, prof ubriaco insulta studenti. Cacciato Anthony Baldry

Pubblicato il 5 Marzo 2013 - 14:09| Aggiornato il 31 Agosto 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il professore Anthony Baldry, docente del corso di inglese per la laurea in Scienze della comunicazione è stato allontanato dall’Università di Pavia. Motivo? “Durante le lezioni si rendeva protagonista di episodi sconcertanti e comportamenti che non solo minavano la qualità dell’insegnamento ma anche la sensibilità”.  Un biasimo comportamentale votato all’unanimità dal Senato Accademico dell’Università.

“In alcuni casi si presentava in aula in evidente stato di ebbrezza” raccontano gli studenti di Comunicazione innovazione e multimedialità. In una lettera-denuncia firmata da oltre 150 studenti si legge anche che “in più di un occasione il professor Baldry ha usato linguaggio volgare, anche durante le sedute d’esame, insultando gli stessi studenti”.

Non solo. Il Corriere della Sera aggiunge che il professore Baldry “costringeva gli studenti ad acquistare i suoi libri, pena l’esclusione dalla frequenza del corso e dai conseguenti esami”. Il popolare sito www.scuolazoo.com ha anche pubblicato qualche foto in cui il professore tutto sembra meno che lucido.

Il Coordinamento per il Diritto allo Studio dell’Università di Pavia ha commentato il tutto, sottolineando di aver portato avanti la battaglia contro il professor Baldry e che gli episodi che hanno portato al suo allontanamento sono più gravi di quelli “goliardici” su cui la stampa si è maggiormente soffermata. Ecco alcuni stralci del loro comunicato:

Va, inoltre, sottolineato, che la campagna portata avanti dal Coordinamento per il Diritto allo Studio era, come di consueto, rivolta alla protezione dei diritti degli studenti e non alla creazione di un’operazione da macchina del fango nei confronti del docente in questione, visto che il Coordinamento non si sarebbe mai permesso di pubblicare una foto come quella presente nell’articolo, accompagnata dall’utilizzo di epiteti che esulano dall’ambito dell’informazione. 

Comunque sia, questa è una vittoria storica per la rappresentanza studentesca, visto che è la prima volta che un provvedimento simile viene adottato dall’Università di Pavia.

Vorremmo sottolineare il fatto che il “caso Baldry” è una spia della necessità di istituire la figura del Garante degli Studenti: Siamo contenti che si sia riusciti, con una procedura istituzionale e trasparente, a risolvere la situazione. Ma non è un caso isolato. Lo Statuto prevede la figura del Garante degli Studenti, per questo speriamo che questo fatto possa far comprendere all’Ateneo l’importanza dell’istituzione di questo organo.