Vicenza, ladri messi in fuga a colpi di scopa

Pubblicato il 19 Febbraio 2010 - 20:33 OLTRE 6 MESI FA

«Tremo ancora al pensiero», commenta la signora Adelina. «Abbiamo preso un grandissimo spavento ma è stato l’istinto a farci reagire, per proteggerci e difenderci», aggiunge suo marito Eugenio Baccega, l’uomo che martedì sera, assieme al genero Nicola Scapin, ha fronteggiato i ladri a casa sua, in via Novellette, 68, a Rossano, in provincia di Vicenza.

Erano appena passate le 20 quando i coniugi Baccega, con la figlia al settimo mese di gravidanza, il genero Nicola e il nipotino di due anni, stavano rincasando: «Eravamo andati a vedere la sfilata dei carri mascherati – racconta Eugenio con la voce ancora tremante -. Con la famiglia di mia figlia poi avevamo deciso di andare a cena al Galloway di Bassano. Appena fatto ritorno, eravamo ancora in auto, ci siamo subito resi conto che c’era qualcuno in casa: le luci della camera da letto erano accese e infatti appena ho provato a spingere la porta si è subito spalancata».

Ma i Baccega non si sono lasciati dominare dalla paura e hanno reagito: «Mentre io ho chiuso la porta in modo da bloccare i ladri dentro casa, mio genero ha raggiunto l’altro lato, pronto a braccarli non appena fossero usciti». Ladri accerchiati, ma violenti e armati di un piede di porco, per di più in superiorità numerica: «Erano tre, sono saltati giù dalla finestra del soggiorno al primo piano, tre metri di altezza. Lo scontro è stato violento, mi hanno sbattuto il piede sul braccio sinistro, procurandomi una contusione guaribile in 10 giorni. Mi sono difeso con la scopa, gliel’ho data in testa. A Nicola è andata peggio, volevano percuoterlo in testa col piede di porco, si è difeso e l’hanno colpito allo stomaco, crepandogli una costola», una frattura allo sterno guaribile in un mese.