Vicenza, moglie e marito si separano dopo più di 30 anni causa vaccino: lei è no vax

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 21 Gennaio 2022 - 14:39 OLTRE 6 MESI FA
Vicenza moglie marito

Vicenza, moglie e marito si separano dopo più di 30 anni causa vaccino: lei è no vax (foto ANSA)

Moglie e marito si sono separati dopo più di 30 anni per via delle opinioni differenti sul vaccino anti Covid. Lui era a favore mentre lei era una no vax convinta. Uno scontro che ha visto come protagonisti una coppia di pensionati di Vicenza

Vicenza, moglie e marito si separano causa vaccino

A raccontare questo epilogo è il Giornale di Vicenza. La rottura si è consumata a causa delle inconciliabili visioni su Green Pass e vaccino, come hanno raccontato i due, ormai ex, coniugi al giudice. L’uomo, 61 anni, un anno fa aveva contratto il virus. Dopo la guarigione, ha deciso di vaccinarsi e recentemente ha ricevuto anche il booster. La ex moglie, anche lei di 61 anni, invece, ha continuato a rifiutare la vaccinazione. Alla fine, hanno ritenuto che non fosse più opportuno vivere insieme. Ora toccherà al giudice definire i termini della separazione. A quanto pare, i due ex coniugi non hanno raggiunto un’intesa sulla casa e su altre questioni di carattere economico.

Nel 2020 molti divorzi, vaccino tra i motivi principali

Non è chiaro se si tratti della prima coppia che arriva a separarsi a causa delle idee sul vaccino. A quanto pare però questo è anche un motivo di separazione fra marito e moglie. Infatti i casi di coppie che arrivano davanti all’avvocato perchè non sono d’accordo sulla somministrazione del vaccino, per sè stessi o per i figli, si sono moltiplicati negli ultimi mesi.

Anche le coppie già separate affollano gli studi degli avvocati e le aule dei tribunali per dibattere su questo punto, soprattutto se c’è in ballo la vaccinazione di figli minorenni. Dopo due anni di pandemia ora il tema fondamentale che divide le coppie e le fa litigare è la salute, in particolare la scelta di come difenderla. Secondo un analisi dell’Associazione Nazionale Avvocati Divorzisti, la pandemia ha già dimostrato di incidere. Nel 2020 c’è stata un’impennata di richieste di divorzio: si è passati dai 90mila divorzi del 2015 alle 140-150 mila richieste nel 2020.