Vicenza, sesso nel bagno della scuola: punizione più pesante per lei

Pubblicato il 18 Febbraio 2012 - 20:20| Aggiornato il 3 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

VICENZA – Facevano sesso nel bagno della scuola, a 15 anni, ma sono stati scoperti e puniti. A far discutere pero' e' stata la pena piu' severa, 4 giorni di sospensione, inflitta dall'istituto – la scuola per ragionieri ''Einaudi'' di Bassano del Grappa (Vicenza) – alla ragazzina, rispetto al giorno di stop dalle lezioni imposto al suo giovane partner. Dalla scuola non hanno fornito spiegazioni sul motivo della differente 'condanna'.

Negli ambienti dell'istituto la voce che rimbalza e' che alla ragazzina sia stata data una sospensione maggiore in considerazione del suo percorso scolastico discontinuo e della sua condotta. ''Conosco troppo bene il preside, e' una persona che non si lascia trascinare dall'emotivita' – sottolinea l'assessore della provincia di Vicenza Morena Martini, per anni insegnante nella scuola – per questo penso che nella diversa punizione inflitta ai due ragazzini si sia tenuto conto anche di altre cose''.

Sulla vicenda gli studenti sembrano gia' dividersi. Per il coordinatore nazionale dell'Unione Universitari (Udu), Michele Orezzi, ''sarebbe stato meglio 'mettere in riga' i due ragazzi con un semplice rimprovero'', anziche' con la sospensione.

La coordinatrice della rete degli Studenti, Sofia Sabatino, ritiene invece che sull'argomento sesso-adolescenti servirebbe una maggiore educazione anche a scuola. In ogni caso boccia senza attenuanti l'idea della punizione differenziata: ''non e' comprensibile – afferma Sabatino – una punizione diversa ai due adolescenti sorpresi in bagno a fare sesso: entrambi erano consci di quello che facevano e andavano puniti alla stessa maniera''.

La pensa allo stesso modo Chiara Moroni, responsabile nazionale delle donne di Fli: ''Come parlamentare e come donna sono indignata: arrivare a giustificare tre giorni di punizione in piu' con l'ingresso nel bagno dei maschi equivale a dire che entrare nei servizi riservati all'altro sesso e' un atto piu' grave del rapporto sessuale stesso consumato all'interno di un istituto scolastico, per il quale un giorno di sospensione al ragazzo e' stato ritenuto sufficiente''.

''Non possiamo che esprimere sgomento, non per il fatto in sé, ma per la stigmatizzazione a cui lo stanno sottoponendo", sottolinea Giuseppina Tucci, responsabile sessualità dell'Unione degli Studenti. Il fatto all'Einaudi di Bassano e' avvenuto nei giorni scorsi. E' stato un compagno di classe a trovarsi di fronte i due quindicenni, aprendo la porta della toilette dei maschi. I due teenager erano in un atteggiamento che non lasciava dubbi. Il coetaneo ha fatto un rapido dietro-front, e' tornato in aula e si e' lasciato scappare un ''qualcuno in bagno si sta divertendo…''.

In breve l'intervallo hard della coppia di ragazzini ha fatto il giro dell'istituto, rimbalzando subito dopo sui social network, e infine la storia e' arrivata fino all'ufficio del preside, il prof. Giovanni Pone. Stamane il dirigente scolastico non ha voluto assolutamente tornare sull'episodio – ''No comment'' ha risposto un po' irritato – limitandosi ad aggiungere che la scuola ''sta lavorando efficacemente con le famiglie in termini educativi''.