Vincita mai pagata dall’81, denunciato ministero Finanze

Pubblicato il 6 Dicembre 2009 - 20:40 OLTRE 6 MESI FA

totocalcioIl primo novembre del 1981 giocò una schedina del Totocalcio con cui fece un 13 da oltre un miliardo di lire. Ma nessuno lo ha mai pagato. Dopo una battaglia legale durata 28 anni Martino Scialpi, 58 anni, commerciante di Martina Franca ha citato in sede civile il ministero dell’Economia e Finanze, il Coni e alcuni suoi dirigenti, ex e attuali, tra i quali Mario Pescante e il direttore generale Raffaele Pagnozzi, e la titolare del bar di Ginosa (Taranto) in cui giocò la fortunata schedina.

Lo scommettitore non ha ancora incassato la vincita (che oggi, rivalutata, ammonterebbe a 25 milioni di euro) perchè il gestore della ricevitoria, poi risultata abusiva, smarrì la matrice del tagliando e il Coni declinò ogni responsabilità. Scialpi, che chiede di condannare i convenuti (otto tra persone fisiche e giuridiche) al pagamento in solido della vincita rivalutata e al risarcimento dei danni, il 9 dicembre alle 10,30 terrà una conferenza stampa sotto la sede del Coni a Roma, in Largo Lauro De Bosis 15, e il 10 dicembre inizierà una protesta ad oltranza dinanzi alla Camera dei deputati e al ministero dell’Economia.

Nella denuncia Scialpi fa presente che la schedina è stata dichiarata autentica, che il Coni, come dimostrato da una perizia del 2004, si avvalse di una ricevitoria non autorizzata e che questo sarebbe sufficiente per far scattare la responsabilità extracontrattuale.