Carla Bruni: una nuova battaglia per sconfiggere l’Aids tra i neonati

Pubblicato il 20 Maggio 2010 - 13:02 OLTRE 6 MESI FA

Carla Bruni Sarkozy

Madame Sarkozy si lancia in una nuova campagna di beneficenza. Nelle vesti di ambasciatrice del Fondo globale di lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria, Carla Bruni Sarkozy ha deciso di promuovere una campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica in modo che a partire dal 2015 non nascano più bambini infettati dall’Aids.

“È sconvolgente vedere che più di 400.000 bambini nascono ogni anno con il virus dell’Hiv quando noi abbiamo i mezzi medici e le conoscenze per abbattere questo fenomeno”, ha detto la prémiere dame alla presentazione all’Espace Cardin di Parigi.

Ad assistere al lancio della campagna, dal nome “Born Hiv free” (Nati liberi dall’Hiv), c’erano il direttore esecutivo del Fondo Globale, Michel Kazatchkine, lo stilista italo-francese Pierre Cardin accompagnato dalla mamma di Carlà, Marisa Bruni-Tedeschi e dallo stilista francese Jean-Paul Gaultier che ha creato un t-shirt a righe per promuovere la battaglia.

“La vita di un bambino non può essere una questione di soldi – ha continuato la Bruni, che indossava un tailleur-pantalone nero sulla t-shirt con il logo dell’iniziativa – Non è ammissibile, nel ventunesimo secolo, vedere una tale differenza tra i Paesi in via di sviluppo e i Paesi ricchi, quando i trattamenti sono disponibili, costano poco e sono efficaci”.

La signora Sarkozy ha concluso con un invito: “Vorrei che ciascuno sostenesse il nostro obiettivo di vedere nascere una generazione senza Hiv entro il 2015. Questa campagna è essenziale per raggiungere quest’obiettivo. Vi chiedo solo la vostra firma sul sito internet www.bornhivfree.org”.

La campagna – costituita da una serie di cortometraggi – sarà diffusa su internet, in particolare su You Tube, e sui principali media. Sarà diffusa in cinque lingue: inglese, francese, italiano, spagnolo e tedesco.

Il Fondo Globale è l’agenzia internazionale creata dal G8 nel 2002, che sostiene circa 550 progetti sanitari in 135 Paesi in via di sviluppo, con finanziamenti per 15 miliardi di dollari per salvare vite dall’Aids, dalla tubercolosi e dalla malaria.

Per il 2015 si è data l’obiettivo di incidere a fondo nella tragedia che l’Aids rappresenta per le popolazioni del terzo mondo, tenendo conto che solo nell’Africa sub sahariana sono 25 milioni i sieropositivi, 60 per cento del totale (40 milioni). Uno dei problemi è il rischio di trasmissione del virus da madre sieropositiva al neonato. Carla Bruni-Sarkozy è ambasciatrice del Fondo Globale dal dicembre del 2008.