Allarme nigeriani, sono loro sui barconi. Il fronte sud

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Marzo 2016 - 10:34 OLTRE 6 MESI FA
Allarme nigeriani, sono loro sui barconi. Il fronte sud

Allarme nigeriani, sono loro sui barconi. Il fronte sud

ROMA- Allarme nigeriani, sono loro sui barconi. Il fronte sud. In poco più di due mesi sulle coste meridionali dell’Italia sono arrivati 1633 nigeriani. Sono loro, quindi, la comunità più numerosa tra quelle che popolano i barconi carichi di migranti che arrivano sulle coste italiane. E a fare impressione è il dato paragonato con l’anno precedente: nello stesso periodo del 2015, infatti, di nigeriani in Italia ne sono sbarcati meno della metà, 728.

Un boom, quello dei nigeriani, che come spiega su La Stampa Karima Moual:

si inserisce in un aumento generale sugli sbarchi, perché questo 2016 ha già visto 9.307 presenze, soprattutto dall’Africa – Gambia con 1437, Senegal con 936 e Mali con 820 – secondo quanto ha riportato il sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione, in audizione al Comitato Schengen.

Dai barconi, invece, sono invece praticamente scomparsi i siriani. E non perché abbiano smesso di fuggire dal cuore della guerra. Semplicemente perché preferiscono la via balcanica per tentare di fuggire in Europa. L’immigrazione che arriva in Italia, invece, è quasi tutta da paesi del centro e sud Africa. E poi c’è un dato di fatto: in Nigeria non si vive poi tanto meglio di come si viva in Siria. E sempre Karima Moual individua cinque cause del grande esodo. La prima è ovviamente Boko Haram con la sua scia di sangue e rapimenti di donne. Scrive Moual:

Il numero di questi arrivi via mare può essere analizzato con almeno cinque chiavi di lettura: la presenza di Boko Haram in una parte importante del paese, le violenze dei terroristi che hanno causato circa 50mila vittime nei ultimi vent’anni, l’instabilità politica, la povertà (il calo del prezzo del petrolio ha messo in ginocchio l’economia), e la tratta delle donne.

Per provare a fuggire dalla morte, dalla fame e dalla paura l’Italia, nell’immaginario nigeriano, è l’ancora di salvezza e di speranza. Quella che ha portato K.F, un distinto e affermato ingegnere nigeriano in Libia, a prendere anch’egli il barcone diretto verso Lampedusa.

La Libia, infatti, è ormai un inferno da lasciarsi alle spalle. La caduta di Muammar Gheddafi ha obbligato molta mano d’opera nigeriana a spostarsi ancora una volta, sognando il nostro Paese.