Posta a 15 anni un video su YouTube: “Aiutatemi”. Poi si toglie la vita

Pubblicato il 12 Ottobre 2012 - 20:05| Aggiornato il 15 Ottobre 2012 OLTRE 6 MESI FA

VANCOUVER (CANADA) – Amanda T. era una ragazzina canadese come tante, che a quindici anni ha deciso di suicidarsi con un gesto su cui gli inquirenti stanno cercando di fare luce.

Visetto carino e una vita connessa in Rete come la maggior parte degli adolescenti di oggi. A quanto emerso al momento, Amanda si è tolta la vita a causa di un cyber-bullo che aveva diffuso su internet delle foto che la ritraevano in intimità. Amanda aveva conosciuto questo ragazzo su Facebook e gli aveva inviato delle immagini intime scattate con la webcam. Da lì a poco, “lui” l’avrebbe minacciata di diffondere le immagini online, se lei non avesse acconsentito di “dare spettacolo” per lui. Finendo poi per pubblicarle comunque.

Lo scorso 7 settembre, Amanda aveva deciso di raccontare la sua storia con un video in cui fa scorrere una serie di cartelli che descrivono l’incapacità di reagire. La ragazza, in quei giorni, veniva assalita da attacchi di ansia, depressione e panico.

Alla scuola di Vancouver a cui Amanda era arrivata da qualche mese dicono di aver fatto “di tutto per aiutarla”, ma non è bastato. Dopo l’episodio delle foto che aveva causato una serie di reazioni online pesanti per la ragazza, Amanda era andata in un’altra scuola e in un’altra città. E là aveva incontrato un altro uomo, più grande, già in una relazione. La compagna dell’uomo l’aveva cercata e l’aveva picchiata in pubblico, mentre chi assisteva alla scena incoraggiava il pestaggio.

Una volta rientrata a casa, Amanda aveva tentato di bere della candeggina: poi, grazie ad una lavanda gastrica, si era salvata. “Non ho nessuno, ho bisogno di qualcuno”, scrive Amanda con la sua calligrafia da ragazza nel video in cui scorrono cartelli che raccontano il tormento della ragazza dall’inizio alla fine: dopo il video, a causa del cyber-bullismo, Amanda ha detto basta e si è tolta la vita.